In pillole

Contenziosi (23 maggio 2019)

23-05-2019

Contenziosi (23 maggio 2019)


BonelliErede vince per Banca Popolare di Vicenza
BonelliErede, con un team composto da Manuela Malavasi, partner, e dagli associate Giacomo Ricciardi e Francesca Cimpanelli, ha ottenuto dal Tribunale di Vicenza due importanti sentenze a favore di Banca Popolare di Vicenza in merito alle cosiddette “operazioni baciate”, ossia l’investimento in azioni della Banca asseritamente effettuato grazie a finanziamenti concessi dalla stessa. Molti azionisti di BPVI, in ragione dell’azzeramento del valore delle azioni della Banca, hanno contestato in giudizio a vario titolo la validità dell’investimento asseritamente effettuato grazie a provvista concessa da BPVI, chiedendone la condanna alla restituzione dell’importo investito o comunque l’accertamento che il rimborso del finanziamento non è più dovuto. Con due recentissime sentenze (la n. 951 del 30 aprile 2019 e la n. 1066 del 9 maggio 2019), due diversi giudici del tribunale di Vicenza hanno dichiarato l’improcedibilità di tutte le domande formulate nei confronti di BPVI. Le pronunce si segnalano in quanto, proprio al fine di superare l’eccezione di improcedibilità e poter proseguire i giudizi già avviati, gli attori avevano rinunciato alle domande di condanna al risarcimento o alla restituzione dell’importo investito in azioni, limitandosi a chiedere l’accertamento della nullità delle operazioni e che nulla era dovuto alla banca per effetto dei finanziamenti “correlati” agli investimenti azionari. Il Tribunale di Vicenza ha accolto le tesi di BonelliErede, dichiarando l’improcedibilità di tutte le domande contro la Banca.

Bucchi & Micalella vince per Multimed al Tar Piemonte
Bucchi & Micalella, con il socio Filippo Bucchi, ha assistito Multimed, società operante nel settore dei servizi ospedalieri, nella fase cautelare del ricorso proposto al Tar Piemonte dalla Teleflex contro la sua esclusione e l’aggiudicazione a Multimed della gara per la fornitura di clip emostatiche indetta dall’'Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino. Teleflex aveva contestato l’esclusione sostenendo che l’offerta, se anche non pienamente rispondente alle specifiche tecniche, doveva essere ammessa alla fase di valutazione, inoltre aveva contestato l’aggiudicazione a Multimed per avere quest’ultima offerto alcune componenti della fornitura in comodato gratuito. Per contro Multimed ha invocato l’orientamento giurisprudenziale secondo il quale l’offerta non conforme alle caratteristiche tecniche richieste dal capitolato deve essere esclusa in quanto ciò determina la mancanza di un elemento essenziale per la formazione dell’accordo necessario per la stipula del contratto. Il Tar Piemonte, in accoglimento delle tesi di Multimed ha respinto l’istanza di sospensiva ritenendo il ricorso non assistito da fumus, atteso che Teleflex non ha offerto quanto richiesto dalla lex specialis.

A&a e Rlsg vincono per Geminiani al tribunale del lavoro di Ravenna
A&a con la partner Anna Albè per i profili laburistici e Rlsg con il partner Diego Rufini per i profili di diritto societario hanno assistito Geminiani nella causa avente ad oggetto l’accertamento del vincolo della subordinazione con riguardo all’attività svolta per quasi un decennio da un membro del consiglio di amministrazione privo di deleghe formali e per il riconoscimento delle tutele per il licenziamento illegittimo. Con ordinanza resa nell’ambito del rito Fornero il giudice del lavoro ha accolto la tesi proposta dalla difesa della società, secondo cui l’attività è stata svolta quale amministratore con delega di fatto. Si tratta di una decisione particolarmente rilevante anche sotto il profilo del diritto societario, poiché la questione del riconoscimento della delega di fatto in capo all’amministratore è questione assai dibattuta in dottrina e sulla quale non constano esserci precedenti giurisprudenziali dopo la riforma del diritto societario del 2003. Sulla base delle risultanze istruttorie il giudice ha concluso per l’assenza dei requisiti della subordinazione e segnatamente dell’eterodirezione per giungere ad affermare che non è possibile individuare un rapporto di regola/eccezione in favore del rapporto di lavoro e a discapito del rapporto organico di fatto.

Bertacco Recla vince per il gruppo Boggi al Tar Lombardia
Bertacco Recla ha assistito le società Bbb e Rose (gruppo Boggi) nel giudizio promosso contro il comune di Milano, ottenendo dal Tar Lombardia l’annullamento del nuovo progetto per il parcheggio pubblico in Via Borgogna, adiacente lo store di lusso “The Brian and Barry Building”. Il team di professionisti dello studio, guidato dal partner Paolo Bertacco e formato dai senior associate Francesco Rovetta e Maria Grazia Buonanno, aveva già ottenuto una pronuncia favorevole del Consiglio di Stato, ribaltando la sentenza di primo grado, con il riconoscimento del necessario coinvolgimento delle società nella procedura di approvazione del progetto ora ulteriormente considerata illegittima da parte del Tar Lombardia.

De Castello vince con Reflexallen alla corte d’appello di Trieste
Valentino de Castello, presidente di de Castello, insieme al suo team, ha assistito Reflexallen, player del settore automotive, nella salvaguardia dell’esercizio di una delle sedi della multinazionale, garantendole un risarcimento danni di circa 700 mila euro in un contenzioso con una banca presso la corte d’appello di Trieste. De Castello è riuscito a far dichiarare la nullità della clausola rischio cambio contenuta nel contratto di locazione finanziaria, con condanna della banca convenuta alla restituzione dell’importo di 696.971,74 oltre gli interessi legali.

Orabona ottiene l'assoluzione del presidente di Hg 80 al Tribunale di Milano
Orabona, con un team guidato da Andrea Orabona, ha ottenuto sentenza di assoluzione per Alberto Drei, quale legale rappresentante e presidente del Consiglio di Amministrazione della società Hg 80, nel procedimento innanzi al Tribunale di Milano che lo vedeva imputato per il reato fiscale di omesso versamento di ritenute certificate d’acconto ai sensi dell’art. 10 bis D. Lvo 2000/74. In particolare, il Tribunale ha assolto Drei stante l’assunzione della qualifica di legale rappresentante della Hg80  in momento successivo alla definitiva maturazione del debito fiscale nei confronti dell’Erario e, in aderenza ad un recente orientamento della Suprema Corte di Cassazione penale a Sezioni Unite (n. 24782 del 2018), secondo cui, a seguito delle modifiche introdotte dall’art. 7 D. Lvo 2015/158, per la sussistenza del reato di cui all’art. 10 bis D. Lvo 2000/74 è indispensabile che la Pubblica Accusa fornisca prova documentale sull’avvenuto rilascio da parte della società datrice di lavoro delle certificazioni relative alle ritenute operate al contribuente in ragione d’anno d’imposta. Per l’effetto, Alberto Drei è stato assolto dal Tribunale di Milano con la formula ampiamente liberatoria del “perché il fatto non sussiste” in virtù dell’assunzione della carica di Presidente del Cda in periodo successivo alla maturazione dell’imposta dichiarata nel modello 770 della società di capitali e, inoltre, per il mancato rilascio da parte della stessa Hg 80 s.r.l. delle certificazioni relative alle ritenute effettivamente operate nei confronti dei propri dipendenti/sostituiti nell’annualità 2011.



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