Legance e Giovanardi Pototschnig vincono in Cassazione per Siram
Siram vince in Cassazione con un team composto dal partner Alessandro Botto di Legance e dal partner Paolo Pototschnig di Giovanardi Pototschnig, ottenendo l'annullamento con rinvio della sentenza con cui la corte di appello di Roma, a conferma della decisione di primo grado, aveva dichiarato la nullità del contratto di appalto pubblico del valore di oltre 29 milioni di euro. Il contratto aveva per oggetto la fornitura di servizi di energia, di conduzione e manutenzione ordinaria, nonché di gestione riscaldamento, per i cui corrispettivi insoluti di oltre 5 mln la società aveva agito in giudizio. I giudici di merito avevano dichiarato la nullità del contratto in conseguenza dell'annullamento del provvedimento di aggiudicazione della gara pubblica, precedentemente disposto dal giudice amministrativo, con ciò negando la possibilità, per la società, di ottenere a titolo contrattuale il pagamento delle prestazioni già effettuate. La corte di Cassazione, accogliendo pienamente il ricorso proposto da Siram, ha ritenuto che l'avvenuta caducazione della gara pubblica, pur incidendo sul contratto di appalto, non pregiudichi il diritto alla controprestazione della parte contrattuale che, alla data di annullamento, aveva già eseguito la propria prestazione.
Gli studi nella sospensione di due lodi arbitrali per l'Italia
La Repubblica Italiana ha incaricato BonelliErede, affiancato dallo studio svedese Vinge, per annullare due recenti lodi arbitrali, regolati dal Trattato sulla Carta dell’Energia. Il team di BonelliErede, composto da Laurence Shore, Paolo Di Giovanni e Anna Biasiolo, ha collaborato con James Hope, Mattias Rosengren e Cecilia Möller Norsted dello studio Vinge. BonelliErede e Vinge hanno ottenuto dalla corte d’appello svedese la sospensione dell’esecuzione di due lodi che condannano l’Italia a risarcire oltre 20 milioni di euro a favore di alcuni investitori lussemburghesi, olandesi e danesi. I due procedimenti arbitrali avevano ad oggetto alcune modifiche introdotte dallo Stato italiano al sistema di incentivi nel settore dell’energia rinnovabile. BonelliErede e Vinge hanno promosso due distinti procedimenti dinanzi alla Corte per promuovere l’annullamento dei lodi, riducendo così le possibilità per gli investitori di aggredire i beni della Repubblica.
Bonetti & Delia vince al Tar Palermo
Santi Delia e Michele Bonetti, founders dell’omonimo studio legale, hanno ottenuto al Tar Palermo (sentenza n. 1380/19) l’annullamento dei criteri di selezione, utili alla scelta di oltre 4mila partecipanti per decine di corsi di laurea. Lo studio è riuscito a dimostrare l’irragionevolezza dei criteri mediante i quali vengono stilate le graduatorie per l’ammissione ai corsi di laurea a numero programmato, posto che, secondo le disposizioni del bando, il punteggio ottenuto da ogni candidato all’esito della prova selettiva è determinante soltanto ai fini della formazione della graduatoria relativa al corso di laurea per il quale si è espressa la prima preferenza. Rispetto ai corsi di laurea per i quali è stata espressa una preferenza diversa dalla prima, infatti, ai fini della formazione della graduatoria, il criterio del punteggio viene sostituito dal diverso criterio dell’ordine delle opzioni manifestate dal candidato, e ciò in spregio ai principi costituzionali di uguaglianza e di buon andamento dell’amministrazione pubblica (artt. 3 e 97 Cost.). I legali, inoltre, sono riusciti a convincere i giudici amministrativi che lo svolgimento nello stesso giorno di un’unica prova per l’accesso a tutti i corsi di laurea in professioni sanitarie importa una perdita di chances, posto che a ogni candidato dovrebbero essere concesse tante possibilità di concorrere quanti sono i corsi per i quali ha chiesto di partecipare alle relative prove di selezione.
Curtis vince per Trenitalia al Consiglio di Stato
Curtis ha vinto l’appello proposto da Trenitalia dinanzi al Consiglio di Stato avverso la sentenza del Tar Lombardia che aveva dichiarato irricevibile l’originario gravame proposto avverso alcune delibere Aegsi (oggi Arera), inerenti l’aggiornamento dal 1 gennaio 2014 delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali di sistema e di ulteriori componenti del settore elettrico e con le quali l’Autorità riconosceva un sistema agevolato alle sole imprese definite energivore, ai sensi della Direttiva Europea 2003/96/CE, appartenenti al settore manifatturiero e non anche di quelle appartenenti al settore ferroviario. In forza di tali delibere, Trenitalia avrebbe dovuto sostenere maggiori costi per l’utilizzo dell’energia elettrica che venivano quantificati per il solo anno 2014 in quasi 27 milioni di euro.Trenitalia, è stata assistita dai propri legali interni, Domenico Galli, Vincenzo Garufi, Laura Maccaroni e Alessia Barbino, che hanno lavorato in team con il counsel di Curtis Francesco Caccioppoli coadiuvato dall’associate Giuseppe Calamo. Con la sentenza n. 3349 pubblicata il 23 maggio 2019, il Consiglio di Stato, accogliendo la complessa ricostruzione normativa e giurisprudenziale formatasi in materia e illustrata da Trenitalia, ha ritenuto ingiustificato il mancato riconoscimento di detti incentivi alle imprese energivore ferroviarie, in quanto dette imprese, pur non appartenendo al settore manifatturiero, non si trovano nelle oggettive condizione di poter comprimere i propri consumi energetici che rappresentano un elemento fondamentale e irrinunciabile per l’esercizio del servizio ferroviario stesso.
Cdra vince per Sirti al Tar Lazio
Cdra ha vinto per Sirti dinanzi al Tar Lazio nel giudizio avente ad oggetto la procedura indetta da Terna per l’affidamento di un accordo quadro per la “fornitura in opera di apparati Dwdm per il rinnovo tecnologico della rete ottica di accesso del gruppo Terna”, per un importo a base d’asta di 23 milioni di euro. Con sentenza n. 6715/2019 il Tar Lazio ha accolto in toto la linea difensiva esposta dal partner Carlo Comandè, in team con il senior associate Enzo Puccio, volta a dimostrare la correttezza e legittimità dell’aggiudicazione disposta da Terna in favore di Sirti. L’attività difensiva prestata da Cdra è stata coadiuvata da un team legale interno a Sirti, composto dal general counsel Michele Scibetta e da Valentina Manuguerra.
Russo Padovani Coli vince per Mps in Corte Costituzionale
Banca Monte dei Paschi di Siena, assistita in udienza da Pasquale Russo di Russo Padovani Coli, ha ottenuto il riconoscimento dell’illegittimità costituzionale delle leggi regionali di Marche, Lazio e Sicilia che avevano disposto la maggiorazione delle aliquote Irap 2002 per gli istituti bancari e assicurativi. La Consulta, con sentenza n. 128/2019, ha infatti dichiarato l’incostituzionalità delle censurate norme di legge per violazione dell’art. 117 Cost.
Orabona con Melika Najafizadeh per il marchio L’Akilem
Orabona ha assistito la fashion blogger e designer iraniana Melika Najafizadeh con un team guidato da Andrea Orabona coadiuvato da Giulia Piva, nell’ambito di un contezioso collegata ad una serie di consulenze effettuate per lo sviluppo del brand. Con ordinanza del 20 maggio 2019 lo studio ha ottenuto decreto di archiviazione di fronte al giudice per le indagini preliminari di Milano, e il proscioglimento di Melika Najafizadeh dalle accuse.
LiparotaVazzana vince con Asl Roma 4 al Consiglio di Stato
Liparota Vazzana, con un team guidato da Fabio Liparota e Marianna Vazzana, ha affiancato l’azienda sanitaria Roma 4 nell’ambito di una controversia sottoposta al collegio incentrata sul particolare regime giuridico che ha caratterizzato il rapporto dei medici condotti a seguito della riforma del servizio sanitario nazionale e del loro conseguente assorbimento nelle Asl. Il Consiglio di Stato ha stabilito che il D.M. 30.10.1987 trova applicazione agli ex medici condotti nei cui confronti alla data del 1° gennaio 1987 non siano stati assunti provvedimenti definitivi ai sensi dell’art. 28 del decreto del Presidente della Repubblica n. 348/1983. È dunque, solo in favore di costoro che resta predicabile il regime giuridico di cui all’articolo 5 della richiamata fonte. Il collegio ha ritenuto nel caso di specie che l’evento risolutivo del rapporto sia stato rappresentato dalle dimissioni, quale libera scelta compiuta dall’appellante; ha quindi concluso per il rigetto del ricorso in appello.
Wfw con l’associazione consumatori e produttori energie rinnovabili
Watson Farley & Williams, in rappresentanza di 15 società operanti nel campo del fotovoltaico, membri dell’associazione consumatori e produttori energie rinnovabili, ha vinto al Tar Lazio nel ricorso contro il Gse relativo alla cumulabilità tra la Tremonti Ambiente (agevolazione fiscale di cui all’art. 6 della Legge n.388/2000) e le tariffe incentivanti usufruite dagli operatori del settore di cui ai Conti Energia successivi al II. Wfw ha seguito il ricorso attraverso i propri uffici di Roma e Milano, coordinati da Elvezio Santarelli, socio del dipartimento di contenzioso e arbitrati internazionali, insieme a Eugenio Tranchino, head degli uffici italiani e del dipartimento di energy, Tiziana Manenti, socio del settore di diritto amministrativo, coadiuvati dall’associate Gianluca Di Stefano. A seguito del ricorso presentato, il Tar Lazio ha disposto l’annullamento della comunicazione del 22 novembre 2017, mediante cui il Gse aveva imposto agli operatori di rinunciare ai benefici della Tremonti Ambiente, consistenti in una riduzione del peso fiscale proporzionale ai costi di investimento ambientale affrontati dai produttori del settore, per l’impossibilità di cumulare i due benefici. Il Tar Lazio ha concluso invece per la cumulabilità tra la Tremonti Ambiente e le tariffe incentivanti di cui ai Conti Energia successivi al II.
Con la sentenza n.8/2019 del 21/05/2019, il Consiglio di Stato in adunanza plenaria ha definitivamente riconosciuto come gli appalti di servizi ad alta intensità di manodopera debbano obbligatoriamente e senza eccezioni essere aggiudicati all’offerta economicamente più vantaggiosa, quand’anche abbiano caratteristiche standardizzate ai sensi del comma 4, lett. b), del medesimo codice. Nella vicenda specifica, riferita in particolare al delicato settore della vigilanza antincendio, Ponti, con i partners Luca Ponti e Luca De Pauli, ha patrocinato Gsa, società operante nei multiservizi in Italia e all’estero, ottenendo il riconoscimento di una linea interpretativa che aveva sempre fatto valere e che aveva già riscosso esiti favorevoli in precedenza, ottenendo dalla sez. III del Consiglio di Stato (sentenza n. 882/2019) la rimessione alla adunanza plenaria della questione interpretativa, ritenuta della massima importanza e così definitivamente risolta. La sentenza è destinata ad avere un forte impatto nel mercato degli appalti di servizi (l’alta intensità di manodopera caratterizza infatti vari settori, quali le pulizie, il portierato, la vigilanza armata, la vigilanza antincendio e via discorrendo), superando un contrasto interpretativo che dal 2016 a oggi aveva conosciuto esiti contrastanti nella giurisprudenza dei Tar e dello stesso Consiglio di Stato.