Armella vince con Idroedil in Cassazione
La corte di Cassazione ha accolto la difesa di Idroedil, assistita da Sara Armella, nei confronti della provincia di Imperia e della regione Liguria, riconoscendo che le agevolazioni e le esenzioni previste in tema di ecotassa non sono soggette ad autorizzazione preventiva, ma sono in funzione dell’attività di lavorazione concretamente svolta. In una delle rare pronunce sulla questione, applicabile anche a casi analoghi, la Cassazione ha riconosciuto il diritto alla riduzione e all’esenzione dall’ecotassa, fondate sui principi europei di agevolazione delle attività di riciclo e di riduzione dell’impatto ambientale. Il valore del contenzioso è pari a circa 4,5 milioni di euro.
Pwc Tls vince per Pistone in Ctp in materia di frodi carosello
Pwc Tls, con un team guidato dal partner Carlo Romano e composto da Maurizio Foti e Marco Longobardi, ha assistito Pistone, società operante nel settore della vendita al dettaglio di elettrodomestici e di elettronica di fronte alla commissione tributaria provinciale di Palermo.
La Ctp di Palermo ha infatti accolto integralmente il ricorso presentato dalla società contribuente annullando l'avviso di accertamento con cui l'agenzia delle entrate aveva accertato l’indebita detrazione Iva in relazione all'acquisto di vari prodotti di elettronica documentati da fatture ritenute soggettivamente inesistenti. In particolare - pur non potendo ignorare l'accertamento, svolto dalla Guardia di Finanza, circa l'esistenza di un meccanismo fraudolento posto in essere da società terze ritenute fittizie - ha comunque accolto il ricorso della società avendo riconosciuto che l'agenzia delle entrate (condannata al pagamento delle spese giudiziali) non avesse dimostrato la consapevolezza della stessa società di partecipare al meccanismo fraudolento in questione. La Ctp, inoltre, ha evidenziato come la Società avesse in ogni caso dimostrato la propria buona fede.
Gregorio vince per Italgas Reti al Tribunale di Roma
Il Tribunale di Roma, con ordinanza del 24 giugno 2019, ha rigettato il ricorso proposto da un ex dipendente di Italgas Reti che aveva inviato delle segnalazioni all’Organismo di Vigilanza denunciando di essere vittima di mobbing. A seguito di istruttoria interna, il segnalante era stato però licenziato per la falsità delle accuse mosse, nonché per reiterati episodi di insubordinazione. Il name partner Stefano Gregorio e Cinzia Caverni, dello studio Gregorio, hanno assistito Italgas Reti affiancando il team interno guidato da Maria Rosaria Brunetti e composto da Alessia Montefiore e Francesca Sfligiotti. Il Giudice della fase sommaria ha confermato la legittimità del licenziamento, ritenendo non provate le accuse contenute nelle segnalazioni e accertando che invece il whistleblower «non solo ha disatteso le indicazioni del suo superiore gerarchico, ma ha posto in essere costantemente una condotta volta non solo a screditarne l’operato, ma a metterne in discussione la stessa titolarità del ruolo, ad attribuirsi compiti e responsabilità difformi da quelli che l’organizzazione aziendale effettivamente gli aveva riconosciuto e per questa ragione a porsi in una posizione di palese e costante contrapposizione con il suo superiore gerarchico».