Jacobacci vince per Vittoria Assicurazioni a Brescia
L’azienda nel campo assicurativo Vittoria Assicurazioni, assistita con successo da Marco Francetti, managing partner della sede milanese dello studio Jacobacci, nonché dalla associate Marina Cristofori, ha agito dinnanzi al tribunale delle imprese di Brescia per far accertare e dichiarare che la convenuta Vittoria Partecipazioni utilizzava come denominazione sociale in campo immobiliare un segno interferente con i marchi registrati “Vittoria” e “Vittoria Immobiliare”, entrambi concessi in licenza alla controllata Vittoria Immobiliare, che opera nel settore immobiliare. Il tribunale delle imprese bresciano ha definito il segno Vittoria come “celebre”, a motivo del fatto che la già elevata capacità distintiva di tale marchio, considerato “forte”, è stata in concreto ulteriormente rafforzata dall’uso nel tempo fattone dall’attrice.
Gli studi nell'annullamento del cap al tariffario dei certificati bianchi
Il Tar Milano, su ricorso di Areti (gruppo Acea), assistita da Gpa con un team composto dal partner Eugenio Bruti Liberati e dagli associate Nicola Bertacchi e Gloria Barsi, e di Italgas, assistita da Gpa con il medesimo team e da Legance con il partner Alessandro Botto e l'associate Ivano Siniscalchi, ha disposto l'annullamento del Dm 10 maggio 2018 nella parte in cui ha previsto un tetto massimo al riconoscimento tariffario spettante ai distributori di energia elettrica e gas per l'acquisto di certificati bianchi. In particolare, il Tar ha ritenuto che la determinazione del cap da parte del ministero dello sviluppo economico interferisse con la potestà tariffaria inderogabilmente attribuita all'Arera. Unitamente al decreto è stata annullata anche la delibera 487/2018/R/EFR, con cui l'autorità aveva recepito l'indicazione ministeriale non dovuta.
Anselmi vince al Cds per Antas
Il consiglio di Stato, sez. V, con sentenza n. 7805 del 13 novembre 2019 si è pronunciato a favore della società Antas, in proprio e quale capogruppo mandataria con le società S.G.N., Comat e del Bo, rappresentata e difesa da Anselmi, in particolare da Daniela Anselmi e Sarah Garabello. La vicenda riguarda l’affidamento del servizio integrato per la gestione, manutenzione, controllo ed esecuzione di tutte le attività necessarie a mantenere in completo stato di efficienza gli impianti tecnologici della regione Piemonte, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il servizio aggiudicato all’Ati Antas ha una durata triennale con previsione di un eventuale rinnovo per due anni ai sensi dell’art. 63, comma 5, del codice dei contratti pubblici. Avverso il provvedimento di aggiudicazione ha proposto ricorso la società Siram, operatore economico del settore. La V sezione del Consiglio di Stato ha ritenuto legittima l’aggiudicazione all’Ati Antas, statuendo che l’art. 48, comma 4, del D.lgs. n. 50/2016 e s.m. debba essere inteso in concreto - in assenza di specificazioni contenute negli atti di gara, e nei casi di prestazione secondaria opzionale - con la conseguenza che in caso di raggruppamento di imprese è sufficiente che un solo operatore economico facente parte del raggruppamento possegga, appunto, in concreto il requisito.
Rödl per l'annullamento della gara per la tesoreria di Cassa Forense
Il consiglio di Stato ha confermato, con sentenza 8248/2019, l’annullamento definitivo dell’aggiudicazione della gara per il servizio di tesoreria di Cassa Forense. Nel 2018 Banca Popolare di Sondrio era risultata aggiudicataria della gara europea – del valore di 7,5 milioni – per l'affidamento del servizio di tesoreria per il quinquennio 2019-2023. L’annullamento di tale gara era stato già disposto dal Tar Lazio, di seguito appellata da Banca Popolare di Sondrio, con l’intervento adesivo di Cassa Forense, che ne aveva chiesto l’integrale riforma. Il consiglio di Stato, aderendo integralmente alle ragioni rappresentate da Banco Bpm a sostegno della sentenza impugnata, ha rigettato l’appello, così rendendo definitivo l’annullamento della gara per il servizio di tesoreria di Cassa Forense, che a questo punto dovrà indire una nuova gara. Banco Bpm è stato assistito da un team di esperti di appalti pubblici e contenzioso di Rödl, composto da Roberto Pera, Silvio Rizzini Bisinelli e Carlo Spampinato.
Scollo vince a Messina per Genovese contro Di Battista
Il Gip di Messina ha disposto che l’ex on. Alessandro Di Battista venga processato per le dichiarazioni diffamatorie pronunciate nel 2018, nel salotto televisivo di Barbara d’Urso su Canale 5, nei confronti dell’on. Luigi Genovese. Il pubblico ministero di Messina aveva richiesto, per due volte, l’archiviazione del procedimento, invocando l’immunità parlamentare per Di Battista. Il Gip, invece, dopo aver disposto la verifica degli atti parlamentari del deputato, ha accolto la tesi difensiva di Luigi Scollo (Pecorella) per cui le dichiarazioni di Di Battista contro Genovese erano prive di nesso funzionale con l’attività parlamentare, e quindi perseguibili.
I figli del generale Dalla Chiesa vincono con Fornari e Orlando
Giuseppe Fornari, name partner di Fornari, e Maurizio Orlando, partner di Lexat, hanno assistito i figli del generale Carlo Alberto dalla Chiesa (tragicamente ucciso dalla mafia nel 1982) nell’azione civile avente a oggetto il risarcimento dei danni morali sia nei confronti di uno dei responsabili dell’omicidio sia nei confronti del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso. Dopo che in primo grado era stato riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni morali nei confronti del responsabile ma dichiarato prescritto il diritto di accesso al fondo, la corte di appello di Milano ha riconosciuto la legittimità della richiesta dei figli Nando, Rita e Maria Simona, condannando i convenuti in solido tra loro al risarcimento per le “gravi sofferenze a seguito della tragica perdita del padre, eminente esponente delle istituzioni e ineludibile punto di riferimento e di impegno sociale per tutta la famiglia”.