BonelliErede con Bpvi per l’improcedibilità delle c.d. “operazioni baciate” al Tribunale di Trieste
BonelliErede, con un team composto dal partner Manuela Malavasi e dall’associate Roberta Moretti, ha ottenuto dal Tribunale di Trieste sentenza a favore di Banca Popolare di Vicenza (Bpvi) in liquidazione coatta amministrativa in merito alla questione dell’improcedibilità delle domande giudiziali formulate nei confronti della Banca da suoi azionisti che contestano a vario titolo la validità dell’investimento in azioni, asseritamente effettuato grazie a provvista concessa da Bpvi(c.d. “operazioni baciate”). Dopo aver ottenuto dal Tribunale di Vicenza numerose sentenze a favore della tesi dell’improcedibilità - per effetto dell’avvio della procedura di liquidazione coatta amministrativa - di tutti i giudizi nei confronti di Bpvi (anche quelli in cui il petitum è stato circoscritto al mero accertamento negativo del credito vantato dalla Banca per effetto dei finanziamenti “correlati” agli investimenti azionari), BonelliErede ha ottenuto l’accoglimento delle sue tesi anche dal Tribunale di Trieste, Sezione Imprese che – con decisione n. 507/2019 – ha aderito all’orientamento del Tribunale di Vicenza e si è discostato apertamente da alcune decisioni del Tribunale di Venezia, che avevano dichiarato improcedibili solo alcune delle domande formulate nei confronti della Banca.
Fft vince al Tar con Manna Ecologia Ambiente
La jv Fft - Fatigato Follieri Teta, con un team guidato da Francesco Follieri, socio di Enrico Follieri, ha ottenuto al Tar Puglia l’annullamento dell’aggiudicazione di un appalto di servizi di igiene urbana da circa 7 mln di euro, dopo averne già ottenuto anche la sospensione in sede cautelare. La sentenza ottenuta da Fft è particolarmente significativa perché segna un cambiamento della giurisprudenza del Tar Puglia Bari (cui si erano accodati altri Tar e alcune sentenze del Consiglio di Stato) sulla rilevanza delle omesse dichiarazioni di illeciti professionali non risultanti dal Casellario Anac.
Fidanzia Gigliola vince per Consip in Cassazione
Con l’ordinanza n. 21869 del 30 agosto 2019, le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione hanno dichiarato inammissibile il ricorso promosso dalle società Exitone e Cns soc. coop. avverso la sentenza n. 2532/2018 con la quale il Consiglio di Stato aveva revocato la sentenza di appello, riconoscendo la legittimità dell’aggiudicazione del Lotto n. 2 - del valore di 170 milioni di euro - nella Gara per l'affidamento del servizio integrato energia per le Pubbliche Amministrazioni disposta da Consip, affiancata da Fidanzia Gigliola nelle persone di Sergio Fidanzia e Angelo Gigliola, in favore di Siram. A tal fine, le Sezioni Unite hanno osservato che la sentenza del Consiglio di Stato che revochi una sentenza affetta da errore di fatto per avere il giudice, a causa di un vizio percettivo nella lettura degli atti, completamente ignorato di pronunciarsi sulla questione relativa alla compatibilità della normativa interna con il diritto europeo, non integra la violazione di un limite esterno alla giurisdizione, bensì violazione di norme procedurali che, per quanto abnorme, non può comportare il superamento del limite esterno della giurisdizione.
Greenberg Traurig Santa Maria vince per Villa d’Este in materia di decadenza di marchi
Greenberg Traurig Santa Maria con un team formato da Claudio Biscaretti di Ruffia, Luigi Fontanesi, Paola Furiosi e Davide Pozzoli ha ottenuto dal Tribunale di Milano una sentenza, ad oggi passata in giudicato, a favore di Villa d’Este, società italiana fondata nel 1873, attiva nel settore dell’hotellerie e titolare dell’omonimo hotel sul Lago di Como. Villa d’Este - che effettua anche attività di merchandising di prodotti a proprio marchio – è stata citata davanti al Tribunale di Milano (Sezione Specializzata in materia di Impresa) da una società operante nella produzione e distribuzione di oggettistica e complementi d’arredo, affinché venisse dichiarata la decadenza per non uso, da parte della convenuta, dei propri diritti di marchio in determinate classi merceologiche. Il Tribunale di Milano, in composizione collegiale, ha rigettato le domande di controparte ritenendo, inter alia, adeguatamente provato l’uso da parte di Villa d’Este dei marchi oggetto del contendere nei settori contestati.
Tribunale di Milano, Mainini & Associati in difesa dell'ad di Stf
Il Tribunale di Milano, sezione specializzata in materia di impresa, con sentenza n. 6749/2019 pubblicata l’8 luglio 2019, ha confermato la tesi presentata dallo studio Mainini & Associati, in difesa dell'amministratore della società Stf Giuseppe Trifone, nella causa promossa da Bpm. L'Istituto chiedeva la condanna dell’organo amministrativo ai sensi, tra gli altri, degli artt. 2393 C.c. e 2395 C.c. ritenendo configurabili profili di responsabilità tali da fondare una richiesta di risarcimento danni per un importo di 45 milioni di euro. Per lo studio hanno agito Andrea Filippo Mainini e Paola Cavallero. Il Collegio giudicante ha accolto le richieste della tesi difensiva ove si contestava, in via preliminare, la carenza di legittimazione attiva in capo all’Istituto dell’azione di responsabilità ai sensi dell’art. 2393 C.c. nonché, nel merito, la carenza probatoria in relazione alla fattispecie ex art. 2395 C.c..