Continua la mobilitazione dell'Avvocatura contro il Salva Italia

27-01-2012

Si è tenuta oggi presso il Palazzo di Giustizia di Milano la conferenza stampa per illustrare la serie di azioni di sensibilizzazione e protesta che l'intera Avvocatura italiana metterà in atto nelle prossime settimane. 
La protesta culminerà domani nel giorno della cerimonia d’inaugurazione dell’Anno Giudiziario: oltre all’assenza degli avvocati, i Presidenti degli Ordini distrettuali sono chiamati a leggere un intervento condiviso di spiegazione delle ragioni di protesta e, al termine, abbandonare la sede di svolgimento della cerimonia.
In occasione della conferenza stampa odierna, il presidente dell'Ordine, Paolo Giuggioli, ha voluto evidenziare e denunciare gli effetti che la liberalizzazione sta producendo sui princìpi fondamentali della professione forense e sulle modalità del suo svolgimento. 
“Vorrei in primo luogo sottolineare l’importanza del fatto che l’intera Avvocatura italiana si sia mobilitata in questi giorni per spiegare le ragioni della propria contrarietà agli interventi di liberalizzazione del settore professionale compiuti a partire dall’estate scorsa, quando era ancora in carica il governo Berlusconi, fino al decreto legge entrato in vigore martedì scorso”, ha esordito Giuggioli. Che contesta l’esistenza di un’esigenza di liberalizzazione da parte delle istituzioni, considerando che in Italia si contano oltre 300.000 avvocati iscritti all’Albo, di cui 16.500 solo a Milano, cui si aggiungono 5.000 praticanti.
L’intervento di Giuggioli è proseguito con un riferimento al manifesto prodotto dal Consiglio Nazionale Forense che elenca e descrive i principali diritti che potrebbero essere lesi dalle norme di liberalizzazione già in vigore - e che saranno attuate entro l’agosto prossimo - e che invece la professione forense dovrebbe mantenere e rispettare nei confronti dei propri assistiti: dalla separazione e indipendenza dell’avvocatura dai poteri economici e finanziari al diritto di ricevere un’assistenza qualificata e rispettosa dell’etica professionale da parte dei cittadini, che sia rapida e che tuteli coloro che si rivolgono a essa

Attorno a queste problematiche e a questi temi ruoteranno anche i lavori del prossimo Congresso Nazionale Forense Straordinario che l’Ordine di Milano ospiterà i prossimi 23 e 24 marzo e che si intitolerà “I diritti non sono merce. Liberalismo e non liberismo”, un titolo che sintetizza la posizione dell’Avvocatura.


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