«COSI' VA ESTESA LA TRANSAZIONE FISCALE»

Venire incontro alle imprese in difficoltà estendendo la disciplina della transazione fiscale prevista dall’art. 182 ter della Legge Fallimentare. Nasce così la proposta che Andaf, l’Associazione Nazionale dei Direttori Amministrativi e Finanziari, presieduta da Fausto Cosi, intende presentare al Governo. 
La proposta sarà illustrata oggi, all’Hotel Cavalieri Hilton di Roma, alla presenza del  Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Gianfranco Polillo e del Segretario Generale dell’O.I.C. Massimo Tezzon,  da colui che l'ha predisposta, il professor Giulio Andreani. «Alcune modifiche della disciplina prevista dall'art.182 ter L.F. - commenta Andreani a TopLegal - renderebbero possibile un ampliamento del suo utilizzo, amplificandone conseguentemente i benefici».

Attualmente la transazione fiscale può essere proposta solo nell’ambito di un accordo di ristrutturazione ex art. 182 bis Legge Fallimentare o di un concordato preventivo. Ma potrebbe essere utile consentirne l’uso anche indipendentemente dal ricorso a tali istituti, prevedendo la possibilità di farvi ricorso anche in esecuzione di un piano di risanamento attestato di cui all'art. 67 L.F. Il cui presupposto oggettivo è una situazione di crisi transitoria, che l’imprenditore ritiene superabile attraverso la predisposizione del piano. «Infatti - continua Andreani - molte imprese che hanno la necessità di definire il pagamento di rilevanti debiti con l'Amministrazione finanziaria e con gli enti previdenziali, possono trovarsi in una situazione di crisi non così grave da dover ricorrere a rimedi tanto drastici come il concordato preventivo».  Sulla base dell’esperienza di alcuni casi osservati in seno all’Associazione, Andaf ritiene tale proposta «un veicolo per salvare imprese che altrimenti sarebbero destinate alla chiusura, con relativo impatto negativo sulla crescita del Pil e, soprattutto, sui livelli di occupazione». 

La proposta verrà illustrata da Andreani in concomitanza con la presentazione del libro “Crisi d’impresa e ristrutturazione del debito”, di Giulio Andreani e Alberto Tron.