Ancora dinamico, il mercato Ip, cui si dedicherà la prossima ricerca del Centro Studi di TopLegal, in uscita i primi di aprile, ha risentito solo parzialmente della pandemia di coronavirus. Nei mesi scorsi un certo rallentamento nell'attività dei contenziosi è stato compensato dalla permanente efficienza dei procedimenti cautelari e dall'incremento delle questioni legate all'utilizzo dei dati, con la diffusione delle modalità di lavoro e attività da remoto, e le relative complesse tematiche in materia di protezione del know-how aziendale, dei dati personali e dei contenuti protetti da diritti Ip. A questi si è aggiunto anche il beneficio che ha tratto il settore farmaceutico dalla ricerca anti Covid-19.
Non mancano alcuni segnali di recupero dall'attuale congiuntura economica negativa, con gli studi che segnalano la ripresa di operazioni di M&A che richiedono analisi Ip. Continuano ad animare il comparto l'interesse costante verso i temi dell'innovazione da parte del legislatore e degli investitori, in relazione alla rapida diffusione di nuove tecnologie quali la blockchain e l'intelligenza artificiale, e le innovazioni in tema di circolazione di dati e contenuti, considerata anche la dimensione sempre più globale delle imprese. Gli studi hanno registrato anche un forte dinamismo nel contesto del diritto d'autore, nel mercato digitale e in quello dell'innovazione biotecnologica, sia in ambito farmaceutico sia agroalimentare.
In questo scenario, il settore legale si sta adattando anche al proprio interno con ingenti investimenti in materia di legal tech, tramite lo sviluppo e implementazione di software da offrire ai clienti o avviando collaborazioni con piattaforme tecnologiche già pressenti sul mercato. Si segnala, inoltre, un forte miglioramento qualitativo dei processi di selezione degli advisor legali da parte delle imprese grazie alle informazioni disponibili in rete, con la conseguente nuova polarizzazione del mercato tra studi internazionali e boutique nazionali fortemente strutturate e di fascia alta, che sta mettendo a rischio la tenuta degli operatori nella fascia medio-bassa.
Lato domanda, nei prossimi 12 mesi gli studi si aspettano un forte impulso, a seguito della pandemia, verso la gestione data driven delle varie fasi di progettazione, produzione logistica e commercializzazione dei prodotti e servizi, in tutti i settori industriale e commerciali. L’enfasi nei prossimi mesi sarà data, dunque, all’importanza dell'e-commerce e alla diffusione dell'utilizzo dell’intelligenza artificiale. Del resto, nel Recovery Plan sarà dato ampio spazio alla digitalizzazione e all'innovazione e gli investimenti in questi settori potrebbero portare nuove opportunità per chi si occupa di proprietà intellettuale e nuove tecnologie.
Le imprese, inoltre, in questi mesi sembrano aver sviluppato una maggiore sensibilità rispetto alla protezione dei propri asset Ip, all'implementazione di più efficaci misure di protezione degli stessi, con un focus sul rapporto costo-efficacia delle attività intraprese, e alla concentrazione delle attività sui settori ritenuti maggiormente strategici per il business aziendale. Questo trend sta spingendo la maggioranza delle insegne del settore Ip a rafforzare il numero di professionisti, mentre un numero contenuto di studi, soprattutto quelli che si focalizzano sui contenziosi, ha detto di aver lasciato invariato il team nell'ultimo biennio.
Tra i nuovi soggetti che hanno modificato questo segmento del mercato legale, gli studi hanno messo al primo posto le società di revisione, che stanno adeguando la loro offerta a quella dei player legali consolidati, in alcuni casi investendo con decisione (vedi Deloitte) nel settore legal con un interesse particolare al mondo Ip/It. L'attenzione rimane alta anche nei confronti del possibile ingresso di soggetti esterni al settore legale che stanno iniziando a proporre soluzioni legal tech, sulla scia di quanto fatto da Amazon, con il progetto Ip Accelerator, un programma sviluppato oltreoceano per assistere le Pmi a proteggere la loro proprietà intellettuale.
Tra i mandati più significativi dell'ultimo biennio segnalati dagli studi, nel life science il progetto MabCo19, portato avanti da una filiera tutta italiana, con la capofila AchilleS Vaccines, con Herbert Smith Freehills (TLIndex48), ritenuto tra i più promettenti progetti di ricerca contro il Covid-19 in Italia. Nei beni di consumo, la controversia in tema di validità e contraffazione dei marchi dei confetti Tic Tac del gruppo Ferrero, affiancata da Bird & Bird (TLIndex11).
Nel Tmt la partnership tra Sky Italia e Netflix per rendere disponibili i contenuti della piattaforma sui device Sky, che ha visto il coinvolgimento di Orsingher Ortu (TLIndex19), e l'accordo pan-europeo tra Sky e Amazon e tra Sky e la piattaforma Disney, che hanno visto la partecipazione di Gianni & Origoni (TLIndex3), studio che ha assistito anche la Lega Serie A nella strutturazione del trasferimento della gestione dei diritti audiovisivi sulle partite di calcio di Serie A alla newco di cui diventeranno azionisti vari fondi.
Nel fashion e design, la licenza sui profumi Elie Saab seguita da Legance (TLindex4) e Deloitte legal (TLIndex76), e, per rilevanza mediatica, il contenzioso tra gli eredi dell'architetto e designer Gio Ponti, assistiti da Mondini Bonora Ginevra (TLIndex61), e Coin sulla proteggibilità come opera dell'arte figurativa del disegno "Eclissi".
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