Sono cinque le mosse che un managing partner dovrebbe considerare per superare questa particolare congiuntura economica. Eccole: esaminare vari scenari, compresi quelli più stressanti; costruire un modello per individuare i driver di crescita; definire le priorità; ridurre i costi; e, soprattutto, sforzarsi di pensare sul lungo termine, posizionando lo studio in modo strategico per il successo post - recessione.
La sfida posta dal Covid19 non ha precedenti sia nell'economia sia per i sistemi giuridici e gli studi legali potranno superarla solo se si renderanno conto che li aspetta un periodo di profonda recessione economica. Vincerà, insomma, solo chi saprà adottare quella che gli esperti di management chiamano una mentalità "through-cycle", che considera come imprescindibile la considerazione che nei prossimi mesi la recessione toccherà i livelli minimi, pur sapendo che sarà seguita, come sempre accade, da una fase di ripresa.
Lo ricorda, tra gli altri, anche un recente studio di McKinsey sulla capacità di risposta dei grandi studi nelle fasi di recessione. Il report puntualizza che, se reagiscono con strategie efficaci, gli studi legali hanno la possibilità di performare meglio di altri operatori sul mercato e anche dell'economia di un Paese. Nel periodo 2009 - 2011, per esempio, gli studi in Italia hanno puntato sulle practice anticicliche alla stregua degli studi Usa qualche anno prima, cioè su aree che in periodi di crisi possono continuare ad avanzare e che permettono così di frenare l'inevitabile calo dei fatturati.
L'attuale recessione potrebbe essere senza precedenti e, quindi, McKinsey suggerisce di prepararsi a diversi scenari. Non sarà una replica di quanto visto dieci anni fa. Ma anche questa volta è naturale aspettarsi che alcune practice, come il restructuring e il lavoro, andranno meglio rispetto alle aree transazionali, che potrebbero invece soffrire di più. Difficoltà di mercato, risposte normative, programmi di stimolo, cambiamenti nell'occupazione e altri fattori di stress al business delle imprese, potranno costituire inoltre potenziali fonti di domanda di servizi legali nei prossimi mesi.
La realtà, comunque, sarà più sfumata e molto dipenderà anche dalle piazze, regionali, nazionali ed estere, in cui uno studio opera. La recessione globale provocata dalla pandemia del coronavirus potrebbe non tradursi in un immediato declino in tutte le pratiche transazionali, considerando l’ampia variazione che si può trovare sia nell’impatto sia nelle risposte date da governi e imprese per contenere l'impatto sociale ed economico legato alla diffusione del Covid19.
Per capirlo, basta fare una semplice considerazione sui settori cui lo studio è maggiormente esposto, considerando cioè l’attuale composizione del portafoglio clienti. Alcune imprese sono direttamente interessate dalle misure di distanziamento fisico, come le compagnie aeree, gli hotel e le catene di negozi al dettaglio, e stanno vivendo un calo della domanda senza precedenti. Altri settori, come il farmaceutico, le forniture mediche, i servizi igienico - sanitari, l’e - commerce e l’industria dell’intrattenimento domestico, stanno invece sperimentando l'opposto, un forte aumento della domanda.
Una riflessione sulla composizione del portafoglio clienti e, quindi, sui settori dovrebbe andare di pari passo con un'oculata gestione dei partner, per capire quali sono i team su cui puntare maggiormente, anche con strategie ad hoc di retention. I soci degli studi, infine, dovrebbero agire in modo proattivo per ascoltare più da vicino i clienti e le loro esigenze. Non si tratta solo di mandare due righe con la mail personalizzata al momento giusto, ma anche, e soprattutto, di imparare a riformulare la propria agenda per farla coincidere il più possibile con quella dei clienti, introducendo, se necessario, nuovi partner o competenze in un'area pertinente al business delle imprese.