Dopo 6 ore di camera di consiglio, i giudici del Tribunale di Parma hanno condannato Callisto Tanzi a 18 anni di carcere per il crac da 14 miliardi di euro.
Nel lungo elenco di condannati compaiono anche i nomi di alcuni avvocati. Il più noto è Sergio Erede (nella foto), socio fondatore di Bonelli Erede Pappalardo, il più grande studio legale d'affari italiano ed ex consigliere d'amministrazione di Parmalat.
Erede era inizialmente imputato per fatti di bancarotta fraudolenta così come tutti gli altri ex amministratori di Parmalat Finanziaria. Soltanto nei confronti di Erede, tuttavia, il Tribunale ha ritenuto sussistente il reato di bancarotta semplice.
Tale reato è punito a titolo di colpa, cioè per semplice negligenza, consistita nel non essersi accorto prima dell’aprile 2001 (oltre 2 anni e mezzo prima del crack) dello stato di dissesto nel quale versava il gruppo Parmalat.
A differenza degli altri ex amministratori, per i quali il Tribunale ha ritenuto di confermare l’originario capo d’accusa, le pene irrogate a Erede sono state tutte sospese condizionalmente. In ogni caso contro la decisione, Sergio Erede, assistito da Francesco Mucciarelli, ricorrerà in appello.
Tra gli altri condannati, figura anche l'avvocato Paolo Sciumè (5 anni e 4 mesi). Completano l'elenco, Fausto Tonna, 14 anni; Giovanni Tanzi, 10 anni e mezzo; Luciano Siligardi, 6 anni; Domenico Barili, 8 anni; Camillo Florini, 5 anni; Giovanni Bonici, 5 anni; Davide Fratta, 4 anni; Rosario Lucio Calogero, 5 anni e 4 mesi; Mario Mutti, 5 anni e 4 mesi; Enrico Barachini a 4 anni; Giuliano Panizzi a 4 anni.
Ammonta invece a 2 miliardi di euro la provvisionale riconosciuta alla Parmalat come risarcimento.
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