CREDIT SUISSE-PARMALAT: LINKLATERS PASSA IL CERINO A GOGP

La law firm avvia un'azione di responsabilità contro lo studio Gianni Origoni Grippo e gli avvocati Bruno Bartocci e Andrea Platania

22-03-2011

CREDIT SUISSE-PARMALAT: LINKLATERS PASSA IL CERINO A GOGP

Non si sono lasciati bene. E adesso non si rincontrano meglio. Da una parte la law firm inglese Linklaters. Dall’altra lo studio legale italiano Gianni Origoni Grippo. In mezzo Parmalat e una vecchia questione legata alla consulenza resa a Credit Suisse nel lontano 2001 relativamente all’opportunità di sottoscrivere un bond convertibile da 500 milioni di euro emesso dalla controllata Parmalat Brasile.

Credit Suisse e Parmalat Spa, in quell’occasione, stipularono un forward sale agreement (Fsa) ai sensi del quale, Parmalat si impegnava ad acquistare da Credit Suisse, per il corrispettivo di circa 248 milioni di euro, la titolarità di tutte le azioni Parmalat Brasile che sarebbero derivate dalla conversione del prestito alla data di scadenza. Nel 2003, però, Parmalat è stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria e nell’ambito di questa procedura sono state promosse azioni revocatorie, anche nei confronti di Credit Suisse che riuscì a chiudere la partita grazie a un accordo transattivo da 154 milioni.
 


Il 15 febbraio scorso (si veda il link in fondo all’articolo) TopLegal ha riportato la notizia che la banca svizzera, assistita da Allen & Overy oltre che da un team di consulenti esterni tra cui Jonathan Sumption, ha deciso di far causa per responsabilità professionale a Linklaters, chiedendo il risarcimento di 136 milioni di euro per i danni subiti come conseguenza della sottoscrizione del bond determinata da un parere, ritenuto errato, fornito da Linklaters. Linklaters ha affidato la propria difesa a Clyde & Co e allo studio Bonelli Erede Pappalardo.

Ora, però, gli avvocati della law firm del magic circle hanno deciso di passare il cerino ai loro vecchi alleati. Nel 2001, infatti, Linklaters operava in Italia attraverso Gianni Origoni Grippo. La partnership, avviata nel 1999, sarebbe dovuta culminare in una fusione (o forse sarebbe meglio dire in una acquisizione) tra le due realtà. Ironia della sorte, le cronache del 2004, anno della rottura del “fidanzamento”, riportano tra le varie ragioni alla base della fine di questa collaborazione anche il fatto che i due studi avevano ruoli opposti e incompatibili proprio in merito a Parmalat. Gianni Origoni Grippo faceva parte del team legale che affiancava Enrico Bondi nelle azioni contro le banche, mentre Linklaters rappresentava le ragioni di Bank of America.


Tornando ad oggi, Linklaters ha deciso di “girare” l’azione di responsabilità mossa nei suoi confronti da Credit Suisse, verso gli ex alleati italiani. In particolare, Linklaters ha depositato una denuncia contro lo studio Gianni Origoni Grippo & Partners nelle persone dei suoi rappresentanti legali Francesco Gianni e GianBattista Origoni, l’avvocato Bruno Bartocci e l’avvocato Andrea Platania (che all’epoca dei fatti lavorava nella sede di Londra dello studio). Bartocci e Platania, nel frattempo hanno anche lasciato Gianni Origoni Grippo. Il primo è socio dello studio Legance. Il secondo, invece, risulta director a Barclays Capital.


Lo studio Gianni Origoni Grippo fu interpellato da Linklaters per fornire delucidazioni sul contenuto dell’articolo 67 primo comma numero uno della legge fallimentare che descrive cosa sia una revocatoria. In quel frangente, secondo quanto TopLegal ha potuto ricostruire, gli avvocati italiani non furono informati sul contesto e sull’operazione a cui si riferiva questa richiesta di informazioni. Pertanto, il parere reso consistette nella mera illustrazione del contenuto della norma svincolata da una analisi del caso a cui si sarebbe dovuta applicare. Inoltre, sempre secondo quanto appreso da Toplegal, allo studio Gianni nulla fu chiesto in merito al contenuto dell’articolo 50 della Prodi Bis  (in forza del quale Parmalt agiì contro Credit Suisse).

Questo particolare, con tutta probabilità verrà utilizzato per impostare la linea difensiva da parte dello studio Gianni Origoni Grippo che sta per affidare la propria difesa a un legale inglese di cui, per il momento, non è stato reso noto il nome.


Nel momento in cui scriviamo le parti italiane non hanno ancora ricevuto una notifica ufficiale della denuncia depositata da Linklaters presso la sezione Admiralty e Commercial della High Court di Londra.

TAGS

Allen & Overy, SLA Linklaters, Clyde&Co, Gianni & Origoni FrancescoGianni, BrunoBartocci, GianBattistaOrigoni, AndreaPlatania Parmalat, Credit Suisse, Barclays, Bank of America Capital Partners Europe


TOPLEGAL DIGITAL

Scopri TopLegal Digital, nuova panoramica sull’attualità del mondo legal, finance e aziendale

 

Sfoglia la tua rivista gratuitamente


TopLegal Digital
ENTRA