di Francesca Lai
Il regime fiscale italiano per le cripto-attività, introdotto dalla legge di bilancio del 2023, ha definito un quadro normativo per un settore in rapida evoluzione e altamente variegato. Riconoscendo le complessità della materia, la normativa ha cercato di bilanciare esigenze fiscali con le peculiarità delle cripto-attività.
«Nonostante i significativi passi avanti fatti con la legge di bilancio, va sempre tenuto a mente che il settore delle cripto-attività è tipicamente in continua evoluzione», secondo il parere di Paola Flora (nella foto), senior expert di Intesa Sanpaolo. L’adattamento del quadro normativo avrà necessariamente un ritardo fisiologico rispetto alle innovazioni tecnologiche, e questo porterà presumibilmente gli intermediari e gli studi professionali a scelte di estrema prudenza». Secondo la professionista, «questo potrebbe frenare lo sviluppo di prodotti e servizi finanziari legati alle cripto-attività, limitando l’accesso a opportunità potenzialmente interessanti per gli investitori». Flora approfondirà il regime fiscale delle cripto-attività in occasione del Tax Forum di TopLegal, che si terrà a Milano il prossimo 3 dicembre.
Parlando dell’introduzione del regime fiscale per le cripto-attività in Italia, Flora sostiene che l’obiettivo di questo intervento normativo – è stato quello «di creare un corpus chiaro e articolato, che potesse fare da riferimento per le varie tipologie di cripto-attività, sempre tenendo presente che la natura eterogenea delle cripto rende impossibile una regolamentazione totalmente uniforme».
L’intervista completa è stata pubblicata su TopLegal Digital di novembre 2024 - n. 10. Registrati / accedi al tuo profilo per sfogliarla gratuitamente