Sono tante le sinergie in atto nei settori chiave dell’economia italiana. Per sfruttare a pieno le possibilità di business, non è più sufficiente un approccio multi practice ma occorre che gli studi si strutturino per essere multi industry.
È questo il futuro della consulenza legale raccontato nel numero di agosto/settmebre di TopLegal Review disponibile da oggi. A metterlo in luce sono stati autorevoli esponenti del mondo della finanza, dell’industria e dei servizi per la prima volta riuniti a porte chiuse da TopLegal per dialogare sulle sfide centrali nelle loro agende e scattare una fotografia sul mercato dei servizi legali. Durante più settimane di incontri, dibattiti e analisi, gli osservati speciali sono stati banche, energia, food & drink, infrastrutture e trasporti, investment funds, life sciences, luxury & fashion, pubblica amministrazione, real estate e Tmt.
Di seguito tutti gli articoli della Review:
Corporate Counsel: gli Awards e il Forum
Tutti i vincitori e le motivazioni dei TopLegal Corporate Counsel Awards che, lo scorso 5 luglio, ha riunito quasi 500 professionisti nella cornice di Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana. L'appuntamento, giunto alla quinta edizione, ha celebrato i successi dei migliori team legali, tax, compliance, nonché i general counsel, i direttori tax e risorse umane delle principali società nazionali e internazionali presenti sul mercato italiano.
Nella stessa giornata, la sede di Borsa Italiana ha ospitato anche il Corporate Counsel Forum dal titolo “Information governance: arriva la sfida 4.0” cui hanno partecipato in qualità di relatori Valentina Tonna, senior legal advisor di Pfizer, Valerio Bruno, direttore affari legali di Accenture e Dino Dima, partner dello studio Curtis Mallet-Prévost Colt & Mosle. Le numerose violazioni dei dati e gli scandali informatici hanno sollevato il problema della necessita di politiche per la gestione dei dati, questione che pone alle direzioni legali delle sfide assolutamente innovative. Gli studi legali, anch’essi investiti da quest’ondata, devono altresì attrezzarsi per rispondere alle minacce ma soprattutto alle opportunità – derivanti da questo nuovo scenario competitivo. Come affrontarlo?
Integrated Governance Conference: il buon governo sostenibile
Come cambia la governance delle imprese con il decreto legislativo 254? Professionisti, aziende e best practice si sono confrontati sul tema nella Integrated Governance Conference che si è tenuta il 21 giugno a Milano. Tre tavole rotonde incentrate sull’integrazione dei fattori non finanziari nel governo aziendale che hanno sviluppato il tema della regolamentazione degli Esg (Environment, social e governance), le best practice aziendali e l’interesse degli investitori istituzionali. A che punto sono le imprese in questo processo di integrazione? Alcune si stanno già muovendo con decisione in questa direzione, integrando i fattori Esg nella governance, attraverso la creazione di comitati di sostenibilità, legando le politiche di remunerazione a obiettivi non finanziari e percorrendo la strada del reporting integrato.
Quale può essere il ruolo dei consulenti legali nell’accompagnare le imprese nei cambiamenti legati all’introduzione del decreto non financial? Come incide la normativa sulla loro attività? TopLegal ne ha parlato con Stefano Speroni, partner responsabile del dipartimento Corporate/M&a di Dentons, tracciando la strada della consulenza sulle tematiche Esg (envinronment, social e governance) alla luce del decreto 254, in vigore da gennaio 2017. Una normativa, che è più strategica di quanto non sembri e che richiederà competenze molto diversificate.
La ricerca: Capital Markets
Banche protagoniste. È questa la diapositiva del mercato dei capitali del nostro Paese, sia che si parli di programmi obbligazionari, ricapitalizzazioni per solidificare le strutture o, ancora, cartolarizzazioni per la dismissione di crediti deteriorati. Un’attività su tutti i fronti che ha accresciuto il lavoro in modo trasversale per gli studi legali che negli ultimi anni hanno rinnovato le proprie strutture puntando sulla finanza strutturata. Una cosa non sembra cambiata, la ricerca da parte del cliente di competenze internazionali.
Dagli studi: Skadden e Simmons & Simmons
Crescere in Italia ma senza aprire una sede locale. È la strategia scelta dall’insegna americana Skadden. Una decisione, spiega il colosso americano, che fa leva su una proposta dal doppio appeal: la capacità di interagire col cliente in italiano, pur essendo avvocati americani o inglesi; la possibilità di guidare il cliente italiano nelle dinamiche di mercato della contrattualistica di altri Paesi.
La chiusura della sede di Roma e la concentrazione delle attività su Milano. Questa la strategia italiana di Simmons & Simmons che segue il più ampio disegno dell’insegna a livello internazionale, le cui scelte, negli ultimi mesi, sono state guidate dal finance, con le aperture nelle piazze finanziarie di Singapore, Monaco e Lussemburgo. Il country head Andrea Accornero fa un primo bilancio “milanese” e traccia le aree di prossima espansione.
General Counsel Agenda 2017
In arrivo in autunno la nuova edizione della General Counsel Agenda, la prima guida dedicata alle direzioni affari legali in Italia. L’analisi fornirà una panoramica sul ruolo strategico del general counsel, con un focus sulle peculiarità richieste dal ruolo declinate per settore merceologico. Si approfondiranno i rapporti interni aziendali, le compagini e le nuove strutture. Inoltre sarà altresì allargata all’esame delle figure del tax manager e del compliance officer. Tra le novità, l’indice TopLegal GC30, ritratto dei 30 general counsel italiani che si sono maggiormente distinti per la contribuzione alla crescita e all’innovazione dell’azienda.
La versione integrale del numero è disponibile su E-edicola.
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