Continua il dibattito sulla riforma della professione forense. L'Asla – Associazione Studi Legali Associati – attraverso il suo Presidente, Giovanni Lega (nella foto), ha proposto al Ministro Angelino Alfano due importanti emendamenti al disegno di legge sulla professione, condivisi, tra gli altri, anche dall'Ordine degli Avvocati di Milano.
Gli emendamenti riguardano in particolare l'articolo 4 del disegno di legge: l'Asla propone infatti che venga superata l'attuale prescrizione dell'articolo 1 della legge 1815 del 23 novembre 1939, che obbliga ad inserire nella denominazione degli studi legali nomi e cognomi di tutti i soci: norma di difficile applicazione dato il numero di partner – che oggi possono arrivare a quota 100 – di cui dispongono alcuni studi. Asla propone quindi di introdurre la possibilità di utilizzare acronimi o nomi di fantasia, naturalmente nel rispetto della dignità e del decoro della professione.
La seconda modifica proposta riguarda sempre l'articolo 4, al paragrafo 9, rispetto al quale si chiede che la norma estenda alle società tra avvocati e alle associazioni professionali sia la legittimazione ad agire per il pagamento coattivo delle proprie parcelle, sia il regime di privilegi consentiti sinora solo solo al singolo avvocato.