DALL'OPAS AL CDA: ORTU VERSO IL CONSIGLIO DI PRYSMIAN

Dal tavolo della trattativa a quello del consiglio di amministrazione. Dopo la decisione di Sergio Erede di rinunciare alla poltrona di consigliere di amministrazione di Prysmian, il Cda della società ha reso noto di voler proporre all’Assemblea degli azionisti, convocata nei giorni 21, 22 e 24 gennaio, la candidatura di Mario Ortu (nella), socio dello studio Freshfields Bruckhaus Deringer, che proprio in questi giorni è impegnato sull’operazione Draka.
L’avvocato Ortu, si legge in una nota della società, «ha accettato la propria candidatura».

Ortu, come accennato, sta seguendo assieme al socio Nicola Barra Caracciolo, Prysmian nell’Opas sull’olandese Draka. Si tratta di un deal di grande importanza per l’azienda italiana di cavi per le Tlc. Il valore della scalata è di circa 840 milioni.

La coincidenza solleva qualche perplessità. In generale gli studi inglesi hanno una policy piuttosto rigida nella gestione delle presenze in Cda dei propri partner. Nel caso specifico di Freshfields, poi, il regolamento della law firm, secondo quanto appreso da TopLegal, stabilisce che un socio può entrare nel consiglio di una società solo previa autorizzazione da parte dello studio. La ratio della regola è, chiaramente, quella di evitare potenziali situazioni di conflitto di interesse.
Abbiamo chiesto a Freshfields di chiarire in che modo si potranno conciliare i due ruoli, ma per il momento, fanno sapere dallo studio, che preferiscono «non rilasciare commenti fino a che la situazione non sarà definità».

Va detto che anche la candidatura di Erede avrebbe potuto presentare profili di conflitto d’interesesse. Lo studio Bonelli Erede Pappalardo (Bep), infatti, è l’altro advisor legale di Prysmian. L’unica differenza rispetto alla candidatura di Ortu sta nel fatto che mentre quest’ultimo è direttamente al lavoro sull’Opas Draka, Erede no. Per Bep, infatti, stanno agendo Umberto Nicodano, Giorgio Fantacchiotti e Claudio Tesauro.