Il Tar Lazio ha annullato la decisione con la quale l'Agcm ha sanzionato diverse imprese per scambi di informazioni sensibili e per una assunta spartizione di alcune gare bandite dalla Rai per i servizi di post produzione relativi ai programmi televisivi (montaggio, sottotitolazione, riprese, grafica etc).
Nel procedimento Luciano Vasques (in foto) e Gabriele Pirocchi dello studio Ddpv hanno assistito le società ricorrenti Studio Immagine, D4 e Euro Group Production; Achille Chiappetti ha rappresentato le società Mav e Siri Video, mentre la Rai è stata rappresentate nel procedimento dinanzi al Tar dallo studio De Vergottini.
Il Tar ha annullato tale decisione perché, secondo quanto riportato nella motivazione della sentenza, l’Agcm non avrebbe assolto l’onere della prova dell’intesa contestata. In particolare il garante avrebbe basato le proprie tesi accusatorie su dati indiziari e informazioni incomplete fornite, peraltro, nel corso del procedimento, dalla Rai ma non contro-verificati dalla stessa Agcm.
Inoltre, secondo i giudici amministrativi, lo scambio di informazioni non dà luogo ad alcun illecito fin quando non emerga l’effettiva idoneità di tale scambio a favorire forme di collusione. Anche su tale aspetto l’Agcm avrebbe contestato un illecito senza fornire una adeguata prova.
Il Tar peraltro osserva come nella vicenda emerga un ruolo di monopsonio di Rai (unico cliente delle imprese investigate) che l’Agcm non avrebbe tenuto in adeguata considerazione nell’analizzare i fatti (posizione di dominio dell’azienda di stato contro-verificata dalla aggiudicazioni delle gare a prezzi comunque molto bassi e dal fatto che la Rai disponeva di un evidente notevole potere di mercato).
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