Una terza risposta alla richiesta di servizi legali da parte dell’azienda. Non studio legale esterno, né corporate counsel interno. Deloitte Legal integra in2Law e apre una terza via, quella che potremmo definire degli "in house on demand" che, a un costo forfettario, offriranno i servizi di accompagnamento legale tipici di un in house, ma con la flessibilità di rapporto di un consulente esterno.
Si tratta di un’innovazione di servizio prima nel suo genere, nata dall’incontro tra la divisione Legal di Deloitte, guidata da Carlo Gagliardi, e la start up in2Law, nata nel 2016 da un’idea dell’ex General counsel di Microsoft Sibilla Ricciardi e di Marco Pietrabissa, con trascorsi manageriali nel settore dei servizi Hr, e che oggi conta 25 professionisti senior, clientela oltre i confini nazionali e un significativo ritmo di crescita.
«Il rapporto tra avvocati e clienti è cambiato profondamente in questi anni. Il patto su cui si fondava questo rapporto era basato sul fatto che l’avvocato fosse l’unico detentore della conoscenza giuridica. Oggi, in un’epoca in cui la conoscenza è diventata liquida e facilmente accessibile (basti pensare all’ingresso di Google nel mercato dei servizi legali con Google Legal), persino il legislatore si è dovuto adeguare, eliminando la riserva legale e le tariffe minime, sostituite dall’equo compenso. È chiaro, quindi, che anche gli avvocati devono essere in grado di cambiare e di modificare i termini del patto con i clienti, fornendo servizi innovativi che le macchine non saranno mai in grado di offrire». È con queste parole che Gagliardi, nel corso della presentazione del progetto tenutasi oggi, 19 luglio, in Terrazza Martini a Milano, ha illustrato le ragioni che hanno condotto Deloitte Legal a integrare una realtà come in2Law, che si propone come un veicolo che offre consulting (organizzazione degli affari legali, comunicazione, marketing), servizi (day by day legal management, due diligence, privacy, data protection officer) e formazione (con la sua Academy propone in house team training e corsi per avvocati diretti a potenziare le soft skills).
Gli in2lawyers sono ex in house, alcuni anche ex general counsel, che possiedono una comprensione dei processi interni e la capacità di calarsi nelle esigenze del business aziendale e dei diversi clienti interni (marketing, Cfo, Hr). «Mentre la conoscenza hard è sempre più liquida – commenta Sibilla Ricciardi – Ciò che differenzia gli uomini dalle macchine è il bagaglio di conoscenze soft. Tutti gli in2lawyers hanno maturato grazie ai loro trascorsi in azienda la capacità di rendere la conoscenza giuridica accessibile e comprensibile per chi fa business. Con la nostra struttura vogliamo dimostrare che la conoscenza legale può essere inserita in azienda in maniera facile. Si tratta di cambiare mindset, allontanandosi dalle tradizionali forme di fruizione della conoscenza. Ed è qui che risiede l’innovazione del nostro progetto».
In2Law si rivolge in particolar modo alle Pmi, che costituiscono l’ossatura dell’economia italiana e che, soprattutto in provincia, sono spesso sprovviste di una divisione legale interna. Questa prossimità al mondo delle Pmi e della provincia italiana sposa perfettamente il modello di business di Deloitte Legal che, all’organizzazione per practice e per settori, affianca quella per territori, nella convinzione che ci sono expertise che richiedono la vicinanza al territorio (recente infatti l’apertura di una sede a Firenze).
Pur entrando a far parte dell’universo Deloitte Legal, in2Law sarà un servizio indipendente. Le aziende non avranno quindi alcun vincolo alla scelta di Deloitte Legal come advisor legale. Con questa operazione, infatti, Deloitte Legal punta a far convivere in un unico ambito due modelli che rimarranno distinti, pur presentando forti sinergie. Il primo persegue il miglioramento e l’evoluzione di un modello che esiste già: Deloitte Legal è uno studio professionale con avvocati che forniscono servizi specialistici di eccellenza, attraverso processi ottimizzati e l’uso di soluzioni tecnologiche avanzate. Il secondo è un modello totalmente nuovo: in2law trasforma il modo in cui la conoscenza legale è resa disponibile alle aziende, con professionisti che hanno maturato competenze utili a favorire la loro massima integrazione nei processi aziendali dei clienti.
L'integrazione dei due modelli e la loro coesistenza rappresenta una vera e propria "sfida culturale" come viene definita dagli stessi protagonisti, ben consapevoli che si tratta dell'avvio di un cambiamento che richiederà certo del tempo per essere digerito dal mercato.
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