L’Istituto per le Opere di Religione (Ior) e la sua controllata Società Gestione Immobili Roma (Sgir) - assistite da un collegio difensivo composto da Dentons (TLIndex7), Benedetti e Blm - hanno ottenuto un risarcimento di oltre 24 milioni di euro nel processo dinanzi al Tribunale Vaticano in relazione alla vendita di 29 immobili di loro proprietà.
Il Tribunale Vaticano ha condannato in primo grado per i reati di peculato, appropriazione indebita aggravata e riciclaggio: l’ex presidente dello Ior, Angelo Caloia, e l’ex avvocato dell'Istituto, Gabriele Liuzzo, a 8 anni e 11 mesi di reclusione e a una multa di 12.500 euro; nonché l’Avv. Lamberto Liuzzo a 5 anni e 2 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 8mila euro. Il Tribunale, inoltre, ha disposto la confisca di circa 38 milioni di euro e condannato gli imputati a risarcire alle parti civili costituite, lo Ior e la sua controllata Sgir, una somma superiore a 24 milioni di euro. È stata altresì confermata l’applicazione della misura di prevenzione nei confronti di Gabriele Liuzzo, ordinando la confisca di circa 14 milioni di euro depositati presso lo Ior, nonché di altri 11 milioni di euro circa depositati presso banche svizzere.
Per Dentons ha agito il partner Roberto Lipari.
Il name partner Alessandro Benedetti ha operato per Benedetti.
Blm è intervenuto con il partner Marcello Mustilli.
Si tratta di una sentenza storica perché ha definito il primo processo di questa specie nello Stato della Città del Vaticano. Nel 2014 l'ex presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi è stato prosciolto dall'accusa di riciclaggio.
Penale societario