Anche per quest’anno si conferma il trend di crescita del settore penale. Fatta eccezione per i casi di criminalità comune, il mercato registra un costante incremento di mandati penali relativi all’attività di business. Oltre ai già noti processi societari e finanziari che da anni calcano le pagine di tutti i quotidiani, di recente sono aumentati i reati collegati alle tematiche tributarie, fallimentari, ambientali, industriali, della salute e della sicurezza sul lavoro. Basti pensare a tre processi, tuttora in corso e che vedono battersi i migliori penalisti decretati dal mercato: l’incidente di Viareggio del 2009, che ha coinvolto un elevato numero di colletti bianchi, tra cui Tullio Padovani, Ennio Amodio, Carlo Enrico Paliero,Luisa Mazzola e Francesco Mucciarelli, e i più recenti Ilva di Taranto e disastro della Concordia, entrambi i quali hanno visto come protagonista uno dei penalisti maggiormente quotati, Marco De Luca. Sul fronte fiscale, numerosi sono stati gli accertamenti della guardia di finanza che hanno comportato risvolti penali: l’indagine Bosch, difesa da Domenico Aiello, Giuseppe Bana e Fabio Cagnola e l’accertamento per presunta evasione milionaria in capo al gruppo Maramotti, difeso da Alessio Lanzi e Gian Paolo Del Sasso dello studio Lanzi Del Sasso. L’inchiesta sulla Fondazione Maugeri, che ha coinvolto un apprezzato penalista, Mario Brusa di Brusa Spagnolo Tosoni, costituisce uno di quei casi di violazione del decreto legislativo 231/2001 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.
Per quanto riguarda, invece, il panorama degli studi penali, i risultati della ricerca del Centro Studi TopLegal hanno evidenziato una certa staticità tipica di questo ramo del diritto, che non registra, nel breve periodo, movimenti o cambiamenti significativi sugli studi o sulle squadre, fatta eccezione per lo studio di Massimo Dinoia, che ha nominato quattro nuovi partner, divenendo così Dinoia Federico Pelanda Simbari Uslenghi e la nuova insegna dello studio di Paola Severino, che, con l’uscita dei fondatori, è stato rinominato Penalisti Associati.
I dati raccolti segnalano che il modello vincente per tutte le categorie di reato rimane quello delle boutique di penale, guidate da un partner che nella maggior parte dei casi dà il nome all’insegna, e che si circonda di pochi ma validi collaboratori. Esempi del genere, che si sono guadagnati un profilo importante anche in base alle segnalazioni dei loro noti avversari, sono Carlo Baccaredda Boy, in prima linea sul disastro della discarica di Bussi, Piero Magri, impegnato nello scandalo tangenti di Buccinasco, Gian Piero Biancolella e Massimo Krogh degli omonimi studi. Tra i soci che fanno parte di squadre più numerose, ma ben consolidate, hanno raccolto preziosi commenti Maurizio Bellacosa, alla guida di Penalisti Associati e Marco Calleri dello studio Mucciarelli.
Nonostante la piazza di Milano rimanga la roccaforte del mercato penale, l’attenzione dei soggetti intervistati, tra cui aziende regionali e società decentrate, si è spostata su quei penalisti capaci di coprire aree regionali specifiche e garantire così un’assistenza più da vicino. Nella zona emiliana i migliori commenti sono andati a Gaetano Insolera e Dario Bolognesi, mentre la piazza di Firenze è stata la culla di tre prestigiosi penalisti,Antonio D'Avirro, Valerio Valignani e Tullio Padovani. A Roma rimangono una presenza salda Giovanna Corrias Lucente e Roberto Rampioni.
Una consistenza fetta di lavoro proviene dagli studi civilistici, i quali, non avendo un dipartimento interno di diritto penale, collaborano, in modo ufficiale o ufficioso con le boutique di penale bianco, trasmettendogli clienti e mandati che in un modo o nell’altro possono implicare risvolti penali. Si tratta di accordi consolidati nel tempo e basati su uno stretto rapporto di fiducia reciproco: ne è un esempio la quadriennale alleanza tra Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners e lo studio del penalista romano Ciro Pellegrino. Considerato ciò, si è ritenuto utile e importante, ai fini della ricerca, raccogliere le segnalazioni dei colleghi civilisti.
Fenomeno opposto è invece quello di alcuni studi internazionali che si sono dotati al loro interno di un dipartimento di penale, in forte sinergia con il resto delle practice. Sebbene partecipino ad alcuni processi, si tratta di professionisti apprezzati soprattutto per il loro lavoro di consulenza penale su problematiche di business. Antonio Golino di Clifford Chance, Raffaella Quintana di Dla Piper e Luca Basilio di Simmons & Simmons sono tre validi esempi di questo modello.
Infine, all’interno del mondo dei penalisti cosiddetti “puri”, il mercato ha individuato e segnalato due figure ibride, il cui raggio d’azione spazia efficacemente dal civile al penale, ovvero Giuseppe Iannaccone e Astolfo Di Amato, degli omonimi studi.
Leader del mercato
Alberto Alessandri
Lo studio: una realtà strutturata, tra le più note sulla piazza di Milano. Segue molti clienti importanti, tra cui gruppi quotati e non. Di recente ha difeso Alessandro Profumo, ex amministratore delegato di Unicredit, per la presunta maxi frode fiscale da 245 milioni di euro realizzata attraverso l’operazione Brontos.
Dicono le fonti: «di primissimo livello», ha un raggio d’azione che copre l’intero penale d’azienda. «Team presente in tribunale, ma ottimo anche nella pareristica».
I protagonisti: Alberto Alessandri conquista consensi da tutte le voci di mercato. «Un guru del penale societario» sostiene un collega, «pochi di noi lo battono» dichiara un competitor. Il suo costante impegno nei reati d’impresa, sia dal lato dibattimento che dal lato pareristica, lo qualifica come «uno dei numeri uno nella piazza». «Dinamica e precisa» Francesca Pedrazzi riscuote apprezzamenti dai colleghi, i quali elogiano la sua capacità di relazionarsi con la clientela straniera. Impegnata nel penale societario, gli studi d’affari apprezzano «l’approfondimento e l’atteggiamento garbato nel dare consulenza».
Alleva & associati
Lo studio: attivismo in tutti i reati dei colletti bianchi. Segue i grandi gruppi quotati e gli istituti finanziari e bancari, ma si occupa anche di penale legato alla responsabilità degli enti prevista dal decreto legislativo 231/01. Viene ricordato per la difesa di Stephan Schmidheiny, accusato di disastro doloso e rimozione di misure antinfortunistiche nel maxi processo Eternit.
Dicono le fonti: tra i più quotati nei reati societari e finanziari più rognosi, si è occupato anche di malattie professionali e sicurezza sul lavoro. Altamente segnalato sia per la difesa, sia per il dibattimento.
I protagonisti: un esponente di una nota banca internazionale definisce Guido Carlo Alleva «bravo nel quantificare il rischio rimanendo sempre molto obiettivo ed equilibrato». I colleghi ne riconoscono la presenza «positivamente ingombrante in tribunale», a dimostrazione della sua «rodata capacità di dibattimento e difesa». È il penalista di Intesa Sanpaolo.
Cesare Zaccone
Lo studio: sorge sulla piazza di Torino ma vanta un prestigio nazionale, si occupa di tutto il penale d’impresa, con particolare riferimento ai disastri ambientali e alla responsabilità degli amministratori. Thyssen e la scalata Unipol-Bnl, sono solo alcuni dei processi che l’hanno visto coinvolto.
Dicono le fonti: «se avessi un problema grosso, mi rivolgerei a questo studio» afferma un collega.
I protagonisti: Cesare Zaccone risulta essere, a detta del mercato, «uno dei migliori sulla piazza». Penalista della Juventus, ha difeso Louis De Cartier nel processo Eternit, la cui sentenza, del febbraio 2012, ha condannato Stephan Schmidheiny e Louis De Cartier per disastro doloso e rimozione di misure antinfortunistiche. Di recente ha difeso Michele Giovine, consigliere regionale del Piemonte, imputato per irregolarità elettorali.
Dinoia Federico Pelanda Simbari Uslenghi
Lo studio: quattro nuovi soci recentemente nominati, rafforzano un team già ampiamente impegnato nei casi mediatici più eclatanti, prevalentemente di natura societaria e finanziaria.
Dicono le fonti: «una di quelle squadre a cui ti puoi affidare se hai un caso grave» afferma un collega.
I protagonisti: nonostante l’accresciuta partnership, Massimo Dinoia rimane una colonna portante del dibattimento e della difesa in tribunale. Da anni compare nei casi più controversi: dalla vicenda dei fondi neri dell’Iri al petrolchimico di Marghera, da Tangentopoli, quando ha difeso oltre 200 persone, all’assistenza ad Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori ed ex pm di Mani Pulite, inquisito e assolto a Brescia. Più di recente, si è occupato di difendere gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana finiti in tribunale con l’accusa di evasione fiscale e poi prosciolti dal Gup nell’aprile del 2011.
Marco De Luca
Lo studio: una struttura ridotta, raccolta intorno al suo fondatore ma che attira incarichi penali di alto valore mediatico al fianco di noti imprenditori ed esponenti della finanza. Di recente il team è stato ingaggiato da Giuseppe Rotelli, impegnato nella gara per acquisire il controllo del polo ospedaliero fondato da don Luigi Verzè e orientato a muovere causa contro Pierino Zammarchi, che lo ha accusato di presunte tangenti.
Dicono le fonti: «squadra contenuta ma clientela di alto valore» sono due caratteristiche riconosciute dall’intero mercato.
I protagonisti: Marco de Luca gode della fiducia di studi d’affari e di colleghi penalisti, è considerato un ottimo professionista sia nella consulenza che nel dibattimento. «Pungente in tribunale», uno dei migliori sia nei reati finanziari che societari, ma attivo anche nei reati ambientali. Già difensore di Emilio Gnutti e della Parmalat commissariata, ha assistito la famiglia Ligresti nel riassetto Fonsai. In passato ha difeso il Milan Calcio in occasione di Calciopoli, mentre attualmente è uno dei penalisti del caso Ilva di Taranto e legale di Costa Crociere per il disastro della Concordia.
Mucciarelli
Lo studio: una squadra numerosa, coinvolta in importanti processi finanziari e tributari, così come in reati societari e connessi al controllo preventivo in ambito 231/01. La clientela conta molte banche ed istituti finanziari nazionali ed internazionali, società quotate e associazioni, ma anche imprenditori noti. Tra questi Massimo Faenza, ex amministratore delegato di Banca Italease accusato di associazione per delinquere, e Massimo Moratti coinvolto nell’inchiesta sui falsi in bilancio dell’Inter.
Dicono le fonti: «effettivi e diretti», si distinguono per «l’ottima capacità di ragionare in termini di prevenzione del reato» sostiene un rappresentante di una banca estera. Numerosi studi d’affari si rivolgono costantemente al team, anche per «la sensibilità e la tendenza ad unire il profilo accademico a quello pratico».
I protagonisti: numerosi i penalisti segnalati. Francesco Mucciarelli ha, dalla sua, una lunga esperienza sul campo e un nome «di grande eco sul mercato» afferma un avversario. «Un volpone nella consulenza e nel dibattimento» dichiara un penalista noto, sebbene sia maggiormente segnalato nella pareristica. Attualmente difende l’Ilva di Taranto. Gli esponenti del mondo finanziario si stringono attorno a Marco Calleri, «penalista dinamico, versatile e pratico», attivo nel dibattimento e «dall’anima internazionalista» afferma un collega. «Mai aggressivo con la controparte», viene considerato dai cliente un consulente globale e «di forte impatto». Difende Merrill Lynch in causa contro il Comune di Milano per truffa e si è occupato di risolvere l’accordo tra Unicredit e Barclays con l’agenzia delle entrate. Carlo Enrico Paliero è lo studioso del team, rinominato da un collega «raffinato intellettuale» per la sua vasta conoscenza della materia. Colpisce per «l’approccio gentile in tribunale». Ha difeso Umberto Maugeri, la cui fondazione è stata accusata di aver percepito indebitamente soldi pubblici. Nel disastro ferroviario di Viareggio, ha assunto la difesa di tre dipendenti dell’officina tedesca Jungenthal insieme a un altro partner segnalato, Luisa Mazzola, «grintosa e determinata», emerge nel mercato. «Ottima in difesa» Marta Lanfranconi ha assistito Marco Tronchetti Provera nella vicenda Telecom sui dossier illegali.
Nerio Diodà
Lo studio: una decina di professionisti impegnati nei reati d’impresa, sia societari che finanziari, con risvolti ambientali e amministrativi. Presenti in tribunale nelle cause di più alta attenzione mediatica, assiste multinazionali, istituti bancari, imprenditori.
Dicono le fonti: «nome illustre e presenza costante in tribunale».
I protagonisti: Nerio Diodà «sa muoversi in tribunale e in qualsiasi condizione» sostiene un cliente, «eccelle sia nella difesa che nel dibattimento». Assiste l’ex presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, nell’ambito di un’indagine svolta dalla procura di Monza per concussione, corruzione, abuso d’ufficio e altro. Nella vicenda Mediatrade, riguardante presunte irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi, difende il manager del gruppo Fininvest, Gabriella Ballabio.
Padovani Tullio
Lo studio: piccola realtà consolidata nel centro Italia, ma radicata nell’intera penisola, segue reati di natura societaria e finanziaria, ma soprattutto quelli legati alla pubblica amministrazione e agli infortuni sul lavoro. Ha difeso la Montedison al processo per il Petrolchimico di Porto Marghera.
Dicono le fonti: l’attenzione degli interlocutori interpellati è circoscritta al fondatore.
I protagonisti: professore di diritto penale all’università di Pisa, Tullio Padovani è «uno dei migliori nel centro Italia». Viene segnalato per i suoi testi che hanno formato generazioni di legali, e per il suo attivismo nei reati finanziari, societari, ma soprattutto ambientali e della pubblica amministrazione, sia nella strategia difensiva sia nel dibattimento. È stato uno dei protagonisti nella vicenda relativa al tentativo di scalata della Unipol a Bnl, nel crac Parmalat e nel disastro ferroviario di Viareggio del 2009 ha fatto parte del pool dei difensori dei 38 indagati.
Penalisti e associati
Lo studio: l’uscita dall’insegna da parte dei fondatori, l’attuale ministro Paola Severino e il marito Paolo Di Benedetto, ha influenzato le sorti del nome, ma il team rimane ben radicato nella piazza romana così come nel resto del paese. Viene chiamato a partecipare a numerosi casi mediatici di penale bianco, al fianco di note società, istituti finanziari e imprenditori.
Dicono le fonti: «ricopre una posizione di nicchia» afferma un collega, grazie all’alto standing che caratterizza tanto i soci fondatori quanto gli altri partner. Ciò è dimostrato dall’elevato numero di professionisti segnalati.
I protagonisti: guida il nuovo team Maurizio Bellacosa, «professionista brillante e di una preparazione invidiabile» afferma un collega. Stimato da chi lo ha incontrato in dibattimento, «sta stare in tribunale». Angelo Nanni è considerato dai colleghi «un penalista completo» capace di tenersi stretta l’eredità lasciata dai fondatori. Altro partner segnalato per la sede romana è Elisa Scaroina «penalista qualificata, dalla forte impronta e qualità», dichiarano gli avversari. Colpisce per il suo impegno nelle cause di penale finanziario e societario. Si chiude il cerchio romano con Massimiliano Foschini, «dalla competenza elevata su ogni fronte». Per la sede di Milano, il punto di riferimento è Francesco Centonze, «giovane, dal brillante avvenire in tribunale» e, a detta dei colleghi, «in una fase di forte ascesa». Ha ricevuto mandato da Eni, la cui divisione operativa in Kazakhstan è stata commissariata in relazione a contratti stipulati nel più grande giacimento petrolifero degli ultimi 30 anni.
Protagonisti - riconoscimento diffuso
Amodio Ennio
Lo studio: la practice in questione risulta nella mani del fondatore, che è stato uno dei legali difensori di Cesare Geronzi per il crac Parmalat e ha difeso Siemens, coinvolta in un’inchiesta sui fondi neri e sulle tangenti, a seguito dell’applicazione di una misura interdittiva prevista dal decreto legislativo 231/01 sulla responsabilità amministrativa delle imprese.
Dicono le fonti: «sulla scena da molto tempo», un collega segnala la presenza del team nelle procedure stragiudiziali e nella consulenza legata alla responsabilità degli amministratori.
I protagonisti: «bravo nel dibattimento e nella strategia difensiva», Ennio Amodio è attualmente impegnato nella difesa di Francesco Morelli, consigliere regionale della Calabria, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Angelo Giarda
Lo studio: particolarmente quotato nei reati di natura societaria e finanziaria, assiste banche note e amministratori di aziende importanti.
Dicono le fonti: «boutique di altissimo profilo e serietà», colpisce per il grande approfondimento dei temi.
I protagonisti: «il profilo accademico associato alla modernità di approccio» è una delle doti che, a detta degli avversari, rendono Angelo Giarda uno tra i migliori penalisti in Italia. Nel filone dell’inchiesta dei pm di Monza che riguarda l’acquisto della Milano-Serravalle, difende il manager di Intesa Sanpaolo Maurizio Pagani, indagato per concorso in corruzione.
Arata e associati
Lo studio: assiste rinomati clienti, manager e aziende di prima fascia, per conto dei quali cura l’intero penale d’azienda. Tangentopoli e Parmalat sono due dei casi più importanti a cui il team ha preso parte.
Dicono le fonti: «realtà autorevole» il cui prestigio è dato dalla notorietà del fondatore.
I protagonisti: figura storica del diritto penale, Francesco Arata gode di profonda stima da parte del mondo dei penalisti. «Io mi rivolgerei a lui se avessi un caso complesso» afferma un collega. È stato partecipe in processi di enorme risonanza mediatica, dal caso Mani Pulite, in cui ha difeso Carlo Sama, ex amministratore delegato di Montedison, al più recente Calciopoli, dove è stato nominato legale della Fiorentina e dei fratelli Andrea e Diego Della Valle.
Astolfo Di Amato e associati
Lo studio: un team numeroso e impegnato sia nel contenzioso civile che penale. Tra i clienti vi sono aziende italiane, straniere e multinazionali, pubbliche e private, istituti finanziari, imprenditori e singoli individui. Lo studio ha rappresentato i clienti in una vasta gamma di controversie societarie e commerciali, in tema di diritto penale dell’economia. Il caso Eternit rimane tra i processi più noti, in cui il team ha difeso Stephan Schmidheiny.
Dicono le fonti: squadra particolarmente riconosciuta e quotata nella piazza di Roma, raccoglie le maggiori segnalazioni per il penale societario e ambientale.
I protagonisti: l’ex magistrato Astolfo Di Amato viene apprezzato dai colleghi per i suoi ricchi approfondimenti di diritto societario, di cui è «valido esponente». Sebbene non sia un penalista puro, i suoi tratti civilistici sono graditi a una consistente fetta di mercato. Assiste Vincenzo Ghionni, consulente di una cinquantina di case editrici, accusato nel caso Lavitola di finanziamento ai giornali di partito.
Bana
Lo studio: la squadra articolata si occupa di ogni aspetto connesso al penale dell’economia. Particolarmente segnalati nel penale societario, ambientale e industriale, vanta clienti di alto standing, tra cui multinazionali, aziende e istituti di credito, nazionali e internazionali. Il team è presente sia nella consulenza che nel dibattimento. Difende Bosch nella contestazione con l’agenzia delle entrate e ha difeso gli ex dirigenti della Calcestruzzi accusati di frode e associazione a delinquere.
Dicono le fonti: «una squadra strutturata e tecnologica che copre efficacemente l’intera materia». I colleghi segnalano un approccio aziendale che sa interpretare le esigenze delle imprese che seguono, accompagnato dalla matrice classica che caratterizza il lavoro.
I protagonisti: la lunga esperienza di Giuseppe Bana gli permette di seguire i casi sia dal punto di vista tecnico che strategico. Grazie a «saggezza e sensibilità uniche» nel panorama dei penalisti, si conquista la stima dei colleghi e degli studi d’affari con cui collabora da anni. Validi partner lo affiancano: Fabio Cagnola è «una persona preziosa da avere in difesa» sostiene un civilista, «riesce a fare una quantità di lavoro notevole in breve tempo». È presente nel processo sui derivati di Milano al fianco di Ubs. Altro professionista segnalato è Giacomo Gualtieri, cui i colleghi riconoscono una presenza costante nei reati ambientali e industriali complessi. «Ha fatto enormi passi avanti in poco tempo, è equilibrato e dal facile confronto», sostiene un penalista.
Dominioni Oreste & associati
Lo studio: il mercato lo vede coinvolto nei processi che riguardano la pubblica amministrazione, mentre la pareristica risulta il settore di attività in cui riceve le migliori segnalazioni.
Dicono le fonti: «uno dei pochi così impegnati nei reati contro la pubblica amministrazione».
I protagonisti: il fondatore Oreste Dominioni, «ha insegnato il diritto penale a tutto il paese», dichiara un noto penalista. «Egregio professionista», raccoglie consensi da tutto il mondo penale. Ha difeso Fausto Tonna nel caso Parmalat.
Franco Coppi
Lo studio: la piazza romana costituisce il fulcro della sua attività, che spazia dal finanziario al societario, con una presenza costante sia nel dibattimento che nella strategia difensiva.
Dicono le fonti: forte presenza nei casi più complessi «non lo trovi solo nei primi gradi di appello, ma si distingue in modo particolare in secondo grado», afferma un degno avversario.
I protagonisti: «principe del dibattimento» e «avvocato vecchio stampo», chi incontra Franco Coppi in tribunale gli riconosce «un’efficacia retorica di udienza senza mai una parola a sproposito».
Giuseppe Iannaccone e associati
Lo studio: la doppia anima di civilista e penalista rimane la peculiarità più apprezzata dal mercato. Segue importanti società, istituti e grandi gruppi quotati e non, collabora con numerosi studi d’affari.
Dicono le fonti: sebbene di formazione civile, il team dà il proprio contributo anche nei risvolti penali.
I protagonisti: «una specializzazione concorsuale tra il civile e il penale» rende Giuseppe Iannaccone un unicum nel mondo dei colletti bianchi. Impegnato in molti casi di penale societario e fallimentare, ha seguito la vicenda dei Derivati di Milano al fianco di Deutsche Bank e ha difeso Francesco Giuliani nel crac Italease. Gli studi d’affari apprezzano la preparazione civilistica caratterizzata da ottimi tratti penalistici.
Grosso Carlo Federico
Lo studio: team forte sulla piazza di Torino, viene segnalato nei reati finanziari, sebbene venga ricordato anche per il coinvolgimento in casi di penale nero, tra cui l’omicidio di Cogne in cui ha difeso Anna Maria Franzoni.
Dicono le fonti: «lunga tradizione e alta profondità morale» sono due qualità riconosciute al fondatore, unico professionista del team segnalato dai competitor
I protagonisti: Carlo Federico Grosso è considerato dai suoi colleghi «professore autorevole con molta forza d’animo e determinazione». Ottimo nella pareristica, lavora prevalentemente da solo. Vice presidente del Csm, ha una radicata appartenenza politica e ha assistito i bondholder nel crac Parmalat.
Lodovico Isolabella Della Croce
Lo studio: dalla tradizione consolidata, viene apprezzato per l’impegno profuso nei reati finanziari e societari. Assiste primari istituti di credito italiani ed esteri e i loro dirigenti.
Dicono le fonti: «ben radicato e noto alle famiglie milanesi», è un team che ha saputo raccogliere e sfruttare efficacemente l’eredità lasciata dal fondatore.
I protagonisti: «professionista in gamba», Francesco Isolabella della Croce, il quale, a detta dei colleghi, «ha raccolto bene l’insegnamento del padre». Nella vicenda del Madoff dei Parioli, ha difeso, in veste di parte civile, il Fondo di garanzia francese.
Moro Visconti De Castiglione Guaineri
Lo studio: fra le realtà più strutturate, il team segue importanti casi di penale ambientale, societario e commerciale, non solo a fianco di clienti noti ma anche in collaborazione con numerosi studi d’affari nazionali e internazionali. La responsabilità per gli enti ai sensi del decreto legislativo 231/01, accertata nell’ambito del processo penale, è uno dei settori che li vede maggiormente impegnati. Ha difeso l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, indagato su presunti contatori truccati.
Dicono le fonti: i tre soci godono di ottima considerazione tra i loro colleghi e tra i civilisti, i quali apprezzano «l’approccio senior del servizio», mentre un cliente segnala «un’eccellente consulenza, che ha permesso di evitare il dibattimento».
I protagonisti: alla guida del team, Alberto Moro Visconti vanta un nome illustre nel panorama nazionale, si distingue per gli ottimi rapporti con la procura e i soggetti che indagano. Ha svolto attività difensiva in vari processi per reati contro la pubblica amministrazione, dal più noto Mani Pulite, a uno dei più recenti dove ha difeso Enelpower accusata di corruzione. Più presente in tribunale e al suo fianco in quest’ultima vicenda, Enrico de Castiglione viene segnalato da un esponente del mondo finanziario per il «ricco approfondimento e l’analisi delle problematiche». «Mai emotivo, ma rigido ed essenziale, sa ascoltare il cliente senza mai compiacerlo» afferma un fedele sostenitore. I colleghi lo vedono presente in tutte le fasi del processo, dove «riesce bene a scardinare le tesi dell’accusa», ma anche nella pareristica. Roberta Guaineri «sa trovare sempre spunti nuovi» sostiene un cliente, ed è considerata particolarmente attiva nei reati ambientali e della pubblica amministrazione. Originalità e dialettica sono altri due punti di forza individuati dalla clientela, mentre i colleghi segnalano la sua bravura nell’attività giudiziale. Assiste Managers Nomura per i processi relativi ai Derivati in varie Regioni di Italia.
Pellegrino Ciro
Lo studio: dalla forte tradizione nazionale, è altamente gettonato dalla clientela nei reati societari, finanziari e ambientali, con particolare riferimento alla normativa in materia di responsabilità degli enti (decreto legislativo 231/01). Presente in tribunale, assiste in prevalenza persone giuridiche. Tra i clienti segnaliamo Banca Nazionale del Lavoro, Esso Italia, Acea, Ferrovie dello Stato, Gucci. Dal 2008 il team collabora con Gianni Origoni Grippo Cappelli & partners.
Dicono le fonti: «strutturato e specializzato con professionisti di alto standing», afferma un collega, il fondatore è il primo punto di riferimento per clienti e concorrenti. «Un team che ci segue personalmente» sostiene un esponente di una multinazionale.
I protagonisti: considerato dai colleghi «un artigiano del foro», Ciro Pellegrino si occupa in prima persona dei casi. «Ottima capacità di esposizione in arringa», colpisce i clienti anche per la sua garbatezza. «Persona riservata che sa sfoderare le armi all’occorrenza», dichiara un esponente di un istituto finanziario. Ha assistito Bnl in processi riferiti a varie tematiche connesse all’attività bancaria e ai temi dell’usura bancaria e si è schierato con il gruppo Acea in processi penali per la maggior parte legati ad aspetti ambientali.
Pulitanò Zanchetti
Lo studio: forte di una consolidata tradizione accademica, si occupa di numerosi casi di penale d’impresa e penale ambientale.
Dicono le fonti: «ha una storia antica e una tradizione ben consolidata», sostiene un collega. «Team vecchio stampo, ma impegnato nel penale a tutto tondo», afferma un avvocato civilista.
I protagonisti: «giurista di fama nazionale», Domenico Pulitanò viene considerato da numerosi penalisti uno dei migliori intellettuali sulla piazza, «colui che porta l’abito dello studioso in tribunale e la dottrina al processo». Noto per i suoi scritti, «è capace di reggere il confronto anche in casi estremi», dichiara un competitor. In passato ha seguito la vicenda del petrolchimico di Marghera. Mario Zanchetti è l’altro partner dello studio, segnalato per la lunga carriera accademica prima di abbracciare la professione del penalista. «Meno teorico di Pulitanò», colpisce i colleghi per la sua grinta.
Santa Maria Valsecchi Vizzardi
Lo studio: sebbene i reati ambientali e industriali costituiscano la punta di diamante della squadra, i professionisti sono impegnati anche nei reati commerciali e societari. Nomi illustri compongono la rosa dei clienti più fedeli, tra essi Telecom ed Eni. Di recente il team ha difeso i dirigenti di Ineos – Vynils nel procedimento per i reati di avvelenamento e disastro dolosi a carico dei dirigenti di vari stabilimenti dell’impianto chimico di Porto Torres.
Dicono le fonti: apprezzati da esponenti di multinazionali farmaceutiche per essere una delle realtà più impegnate sui reati ambientali e industriali e per il loro «know-how specifico e per la tecnicità». «Sempre in prima linea alle udienze», sostiene una nota società farmaceutica.
I protagonisti: Luca Santa Maria è segnalato dai clienti come «eccellenza nell’ambientale». Difensore di Telecom nell’ambito del procedimento sulle cosiddette sim fantasma, è stato al fianco di Solvay nel processo della megadiscarica di Bussi. Raccoglie ottime segnalazioni anche Alfio Valsecchi, «esperto di ambientale e infortuni sul lavoro», sostiene un cliente. «Altamente affidabile e capace di dare il giusto valore anche alle questioni più marginali», Matteo Vizzardi viene segnalato per i reati commerciali e tutto ciò che concerne la responsabilità sancita dal decreto legislativo 231/01.
Sgubbi Filippo
Lo studio: realtà legale incentrata sul fondatore, vanta un consolidato prestigio a Bologna. Nell’inchiesta Civis, riguardante l’appalto del tram su gomma a guida ottica che sarebbe dovuta entrare in funzione nel capoluogo emiliano, assiste l’ex consigliere Atc Claudio Comani accusato di corruzione.
Dicono le fonti: nonostante il suo forte consolidamento nella piazza emiliana, i colleghi lo apprezzano per saper attirare clienti da tutto il resto della penisola.
I protagonisti: Filippo Sgubbi è considerato una roccaforte dei casi di penale a Bologna, dove, a detta di un collega «non c’è nulla di penale che non passi nelle sue mani». Nel crac Parmalat è stato difensore di Calisto Tanzi.
Vassalli Olivo e associati
Lo studio: vanta uno dei team più articolati e numerosi, ben radicati nella capitale ma con importanti mandati anche altrove. È impegnato sia nell’assistenza stragiudiziale in forma di consulenza, con riferimento alla predisposizione di idonei modelli di organizzazione e di gestione ai sensi del noto decreto legislativo 231, sia nel dibattimento in tribunale per reati commerciali, finanziari e societari. I professionisti seguono grandi gruppi industriali, istituti finanziari, banche estere, enti pubblici come Cassa depositi e prestiti e alcuni ministeri. Difensori di Cesare Geronzi nell’ambito dell’inchiesta sul crac della Cirio, hanno assistito Roberto Torregiani per la mega truffa organizzata da Gianfranco Lande e soci.
Dicono le fonti: una delle realtà penali maggiormente segnalate dagli studi d’affari.
I protagonisti: Riccardo Olivo si è conquistato la stima di numerosi colleghi civilisti; «forte in dibattimento e in difesa», viene considerato dai colleghi «uno dei migliori nelle questioni di penale finanziario». «Altamente internazionalista e dinamico», colpisce gli avversari per la sua capacità di relazionarsi con clienti stranieri. È stato difensore di Bank of America nel processo al crac Parmalat. Altro partner segnalato è Francesco Vassalli, «impegnato sul fronte societario e commerciale», ha difeso Cesare Geronzi nel filone processuale Parmalat.
Protagonisti - riconoscimento focalizzato
Accinni Giovanni Paolo
Lo studio: presente in note vicende penali di carattere finanziario, societario e ambientale, assiste prestigiose società, banche e persone fisiche.
Dicono le fonti: le segnalazioni del mercato convergono sul nome del fondatore.
I protagonisti: Giovanni Paolo Accinni ha preso parte a processi mediatici, ed è impegnato sul fronte societario e industriale, al fianco di aziende del calibro di Edison. Nel processo sulla mega discarica di Bussi, ha assistito l’ex amministratore delegato pro tempore Ausimont Carlo Cogliati. Inoltre ha difeso Bbva nel processo Bnl Unipol ed è stato difensore di Italease indagata dalla procura di Milano per la legge 231 nel filone di inchiesta che vede l’ex ad Massimo Faenza accusato di falso in bilancio, aggiotaggio, truffa e ostacolo all’autorità di vigilanza. «Professionista alla ribalta», conta un portafoglio di ottimi clienti. Tra gli ultimi, in ordine di tempo, i principi di Monaco in una querela contro la stampa.
Baccaredda Boy Carlo
Lo studio: piccola boutique impegnata in svariate tipologie di penale, dall’ambientale legato alle malattie e ai disastri, al diritto penale del lavoro, che include gravi infortuni professionali, fino al più generico penale societario.
Dicono le fonti: team apprezzato dai colleghi milanesi, vanta numerosi clienti prestigiosi ma anche aziende regionali.
I protagonisti: Carlo Baccaredda Boy dimostra «un’ottima formazione professionale, serietà e diligenza» afferma un competitor. Considerato un penalista dell’ultima generazione, ha difeso Gianluigi Diaz, ex amministratore delegato di Montedipolimeri, nel processo Montedison. Nel processo sulla discarica di Bussi in cui sono imputate 19 persone per disastro doloso, difende il responsabile della protezione ambientale di Bussi, Camillo Di Paolo.
Brusa Tosoni Spagnolo
Lo studio: la sua competenza si estende sia all’attività giudiziale che a quella stragiudiziale, e si incentra sui reati societari, contro la pubblica amministrazione, così come su quelli connessi alla responsabilità degli amministratori.
Dicono le fonti: «realtà vicina alla pubblica amministrazione e a noti esponenti del mondo politico», dichiara un collega.
I protagonisti: Mario Brusa è il difensore di Roberto Formigoni, indagato per corruzione aggravata in relazione all’inchiesta sulla Fondazione Maugeri. Vanta Comunione e Liberazione tra i clienti più fedeli. Sergio Spagnolo, «giovane e serio», ha seguito casi mediatici rilevanti come Parmalat e Telecom. «Professionista rilevante, sebbene con una minor risonanza mediatica», Paolo Tosoni affianca i colleghi.
Corrias Lucente
Lo studio: la capitale è il luogo dove riceve il numero più alto di apprezzamenti, per la maggior parte legati a reati societari, finanziari, della pubblica amministrazione ed ambientali. Assiste Smeco nel corso delle indagini per frode e disastro ambientale. Tra i clienti compaiono case editrici e quotidiani nazionali, istituti di credito, Sim e Sgr, società operative nel settore dell’informatica, primari operatori nel settore dell’energia, funzionari pubblici, associazioni di categoria e federazioni di settore, società di smaltimento di rifiuti.
Dicono le fonti: gli avversari li vedono particolarmente presenti nei reati ambientali e della pubblica amministrazione
I protagonisti: Giovanna Corrias Lucente, quale fondatrice dello studio, è uno dei penalisti di riferimento nel mercato romano. Ha costituito parte civile nel processo di condanna al Madoff dei Parioli, Gianfranco Lande, per la bancarotta della Egp France e ha tutelato gli interessi del Comune di Orbetello nel braccio di ferro contro il Commissario Di Vincenzo per l’impianto a biomasse in località Patanella.
Gianaria Mittone Ronfani
Lo studio: segnalato per la piazza di Torino, raccoglie consensi positivi per l’assistenza ai reati di natura societaria e commerciale.
Dicono le fonti: «realtà di assoluto prestigio» sostiene un collega.
I protagonisti: «fa più penale degli altri» Fulvio Gianaria, il quale risulta particolarmente attivo nei reati di natura societaria. Stimato dai colleghi, è stato difensore di Moggi nello scandalo calcistico. Al suo fianco, Alberto Mittone costituisce l’altro punto di riferimento del team. Insieme si sono impegnati anche nella scrittura di numerose opere di diritto penale.
Lanzi Del Sasso
Lo studio: riconosciuto nella piazza milanese, ha assunto la difesa in casi mediatici. Vanta clienti noti che assiste sia nella fase di difesa che di dibattimento. Tra questi, il numero uno del gruppo Max Mara, Luigi Maramotti, accusato di evasione fiscale milionaria.
Dicono le fonti: le segnalazioni convergono su uno dei due partner, sebbene entrambi vengano riconosciuti come player del settore.
I protagonisti: si divide tra Parma, dove insegna, e Milano, Alessio Lanzi («ottimo giovane difensore») ha difeso il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri nel processo Mediatrade e ha preso parte al processo Mills.
Lunghini Sangiorgio
Lo studio: si occupa di diritto penale dell’economia e dell’impresa a tutto tondo, così come nelle aree della responsabilità amministrativa degli enti. Particolarmente segnalato per i reati finanziari e tributari.
Dicono le fonti: entrambi i partner ricevono positivi apprezzamenti.
I protagonisti: Davide Sangiorgio e Giacomo Lunghini vengono segnalati dai colleghi per la loro serietà e per la capacità di offrire «ottima consulenza e difesa». La stima che vantano di fronte ai competitor è tale per cui vengono spesso chiamati da altri penalisti a dare il loro contributo.
Magri avvocati penalisti
Lo studio: realtà contenuta, segnalata specialmente per il suo impegno nei reati societari, di bancarotta e quelli connessi alla sicurezza sul lavoro. La pareristica, in materia di modelli 231/01, è una delle attività che più impegna il team.
Dicono le fonti: le segnalazioni sono tutte per l’unico partner e fondatore dello studio.
I protagonisti: «altamente rassicurante e ottimo consigliere» secondo i propri clienti, di Piero Magri i colleghi apprezzano «la sua buona cultura giuridica e la scrupolosità».
Paolo Della Sala & associati
Lo studio: ha maturato esperienza nel diritto penale dell’economia in generale, nei reati tributari, nei reati commessi mediante violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e, più di recente, nella responsabilità amministrativa delle persone fisiche. Viene segnalato in particolare per i reati di natura societaria e commerciale.
Dicono le fonti: il socio fondatore rimane il punto di riferimento degli assistiti.
I protagonisti: Paolo Della Sala si conferma «uno dei migliori esperti nel penale societario». Assiste persone giuridiche, istituti di credito, società ed enti territoriali. Nell’inchiesta sul giro di tangenti per la riqualificazione dell’area delle ex acciaierie Falck di Sesto San Giovanni, ha difeso Luigi Zunino.
Perroni e associati
Lo studio: assiste numerose banche, così come persone fisiche. Difende Claudio Scajola indagato per violazione delle norme sul finanziamento dei partiti. In relazione al caso Mediatrade, assiste il banchiere di Arner Bank, Paolo Del Bue.
Dicono le fonti: il core business individuato dal mercato è rappresentato dal penale finanziario, sebbene il team risulti impegnato in numerose cause di carattere societario.
I protagonisti: «uno dei migliori riferimenti per i reati di natura finanziaria», afferma un collega civilista a proposito di Giorgio Perroni. Parte attiva in numerosi processi mediatici, assiste JP Morgan nel processo sui derivati del Comune di Milano e un dirigente di Banca Popolare di Milano in uno dei filoni del crac Parmalat.
Stortoni Merlini Meyer
Lo studio: localizzato nel foro di Bologna, è tra i pochi studi regionali che ha saputo distribuirsi al resto della penisola.
Dicono le fonti: i competitor lo segnalano come una presenza costante nel capoluogo emiliano ma con importanti mandati in tutta Italia.
I protagonisti: «noto professore e penalista», Luigi Stortoni è uno dei capisaldi del diritto penale a Bologna, ma ben noto nelle altre piazze. Ha seguito il processo Parmalat al fianco dell’altro partner segnalato, Aldo Meyer, «di eccezionale bravura, espressa sia in difesa che nel dibattimento» secondo un collega.
Professionisti rilevanti a livello individuale
Domenico Aiello, che a metà del 2011 ha creato una propria boutique nel penale societario, si distingue tra i colleghi come «ottimo professionista nei reati societari». Apprezzato per la carriera in ascesa, nonostante la giovane età, è stato nominato difensore della Lega Nord nelle indagini avviate dalle Procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria sulla gestione dei fondi pubblici del Carroccio. «Un penalista di statura nazionale», Gian Piero Biancolella vanta una tradizione consolidata che gli ha permesso di mantenere nel tempo un’immagine di prestigio. Conta nel curriculum casi eclatanti: storico difensore di Callisto Tanzi e in passato anche parte civile nel processo Mani Pulite. Altro rappresentante milanese quotato sul mercato, Ermenegildo Costabile, ricordato dai colleghi come colui che «farà sempre parlare di sé». «Professionista di presenza e struttura», ha difeso l’amministratore delegato di Unipol, Carlo Cimbri per la tentata scalata Unipol-Bnl del 2005. Luca Jacopo Lauri («avvocato di razza e di alto standing») risulta ben posizionato sul mercato. L’attività consulenziale, in particolare quella legata alla responsabilità degli amministratori, è considerata il punto di forza di Ugo Lecis di Lecis Cannella Grassi. «Formidabile professionista» a detta degli avversari, Giovanni Ponti vanta una brillante carriera alle spalle. Ha fatto parte della difesa di Fausto Tonna, ex direttore finanziario di Parmalat, nel crac della società. Chiude il cerchio milanese Luca Troyer, di Troyer Bagliani e associati. «Ottimo sia in dibattimento che in difesa», raccoglie consensi da molti suoi colleghi. «Di sicuro un professionista su cui puntare per vincere una causa» afferma un competitor, «ha un ottimo curriculum alle spalle». Ha assunto mandati difensivi nei più importanti casi giudiziari italiani in materia di diritto penale: Tangentopoli, il disastro colposo di Linate, il crac Parmalat, la scalata Antonveneta, il caso Telecom, la vicenda relativa ai reati tributari contestati a taluni promotori di Banca Mediolanum, il processo per inquinamento ambientale nell’alessandrino e i più recenti scandali in materia di sanità.
Nel centro Italia, l’apprezzato esponente di Ferrara e dell’intera regione emiliana, Dario Bolognesi «è un professionista maturo e dall’ottimo profilo professionale» sostiene un esponente di una multinazionale farmaceutica. «Avvocato d’udienza» come viene definito da un collega, si è occupato per molti anni di penale nero per poi dedicarsi al penale commerciale. La peculiarità apprezzata dai competitor sta proprio nella capacità di mescolare efficacemente le conoscenze di penale d’impresa con quelle di penale nero. Antonio D’Avirro, di D’Avirro Ducci, nel presiedere la piazza di Firenze, è considerato da un avversario «avvocato di esperienza nei reati della pubblica amministrazione e nei reati finanziari». Ha preso parte al processo Chimet per disastro ambientale e ha seguito lo scandalo Calcio scommesse. Un professore universitario bolognese di prim’ordine, Gaetano Insolera viene ritenuto dai competitor «un maestro del penale» grazie ai suoi insegnamenti teorici. Infine, a Firenze riscuote apprezzamenti anche Valerio Valignani di Valignani e Benucci, che raccoglie mandati di natura societaria e finanziaria, circoscritti prevalentemente alla regione toscana. «Uno dei migliori nella piazza di Roma e penalista vecchia guardia» secondo i colleghi, Roberto Rampioni è presente in molti processi di natura societaria e finanziaria. Un avvocato civilista ne esalta la freddezza e la lucidità dimostrata nelle situazioni complesse. Assiste Marco Tronchetti Provera nella vicenda Telecom, concernente le ipotesi di reato che andavano dall’associazione a delinquere all’hackeraggio, includendo la corruzione internazionale.
Per il meridione viene segnalato Massimo Krogh, il quale, sebbene abbia un forte radicamento a Napoli, lavora molto anche a Roma e Milano. Ex magistrato e penalista vecchio stile, i colleghi lo considerano «un galantuomo di enorme serietà e correttezza». Ha difeso Marcello Dell’Utri nel processo di Palermo.
Penalisti di studi internazionali
Segnalato principalmente dai propri clienti per la consulenza legata ai modelli organizzativi è Luca Basilio, penalista di Simmons & Simmons. Impegnato nei reati di compliance, salute, privacy e trattamento dei dati personali. «Preparato e rigoroso», i clienti ne esaltano la capacità di dialogare con il mondo aziendale, di cui conosce le logiche e il funzionamento. Secondo l’opinione degli assistiti, «è un grande mediatore tra il diritto e le esigenze di business». Antonio Golino di Clifford Chance si distingue per la forte specializzazione finanziaria. Esponenti del mondo bancario ne apprezzano «la capacità di comprendere le loro dinamiche e di incrociarle e trasportarle nel mondo penale». Segnalato sia nella fase d’indagine che nel dibattimento, è difensore di fiducia dell’ex presidente e dell’attuale ceo di Standard & Poor’s Italia e di tre analisti in riferimento all’indagine penale per manipolazione di mercato della Procura della Repubblica di Trani in seguito al declassamento del debito sovrano italiano. Tra i fedeli clienti compaiono Barclays Capital, Deutsche Bank e International Power.
Raffaella Quintana di Dla Piper raccoglie numerosi consensi per i reati di natura ambientale e legati alla responsabilità degli amministratori decreto legislativo 231/01. Di lei i clienti evidenziano «la lucidità, la trasparenza nella linea difensiva, la visione altamente aziendale e la versatilità» .
TAGS
Clifford Chance, Dla Piper, Simmons & Simmons, Astolfo Di Amato, Mucciarelli, BST, Krogh, Lanzi Del Sasso, Ciro Pellegrino, Gian Piero Biancolella, Gianni & Origoni, Severino, Giuseppe Iannaccone, LSM, DFS Dinoia Federico Simbari GiuseppeIannaccone, AstolfoDi Amato, AntonioGolino, PaolaSeverino, GiovannaCorrias Lucente, LucaBasilio, MaurizioBellacosa, DomenicoAiello, EnnioAmodio, CarloBaccaredda Boy, GiuseppeBana, DarioBolognesi, MarioBrusa, FabioCagnola, MarcoCalleri, AntonioD'Avirro, MarcoDe Luca, MassimoDinoia, GaetanoInsolera, MassimoKrogh, AlessioLanzi, PieroMagri, LuisaMazzola, FrancescoMucciarelli, TullioPadovani, Carlo EnricoPaliero, CiroPellegrino, RobertoRampioni, ValerioValignani, RaffaellaQuintana, Gian PieroBiancolella, Gian PaoloDel Sasso Bosch, Maramotti, Fondazione Maugeri, ILVA