Secondo quanto appreso da TopLegal, la seconda sezione penale della Corte di Cassazione ha dato ragione a Nomura, difesa da Marco Calleri, dichiarando l'inammissibilità del ricorso presentato dalla Procura della Repubblica per truffa aggravata ai danni della Regione Sicilia.
Lo scorso luglio, la Guardia di Finanza aveva fatto scattare i sigilli nei confronti della banca nipponica, sottoposta ad indagini in relazione alla strutturazione di alcune operazioni di finanza derivata con la Regione Sicilia, per le quali era stata ritenuta colpevole di aver truffato l’ente locale. Erano così stati congelati beni immobili, titoli e disponibilità finanziarie per oltre 104 milioni.
La banca aveva poi proposto richiesta di riesame e il Tribunale di Palermo, con ordinanza di settembre, aveva annullato il provvedimento, dissequestrando i soldi. Da lì, era seguito il ricorso contro tale ordinanza da parte della Procura. In questi giorni, la Cassazione ha posto l'ultima parola sulla vicenda, dichiarando l'inammissibilità del ricorso e dando ragione alla linea difensiva della banca nipponica.