E' stato firmato da FIOM, FIM e UILM l'accordo sindacale relativo alla ristrutturazione della Fantuzzi Reggiane. Venerdì prossimo ci sarà il passaggio formale a Bologna presso gli uffici della Regione. Terex, gruppo americano del Connecticut attivo nel Port Equipment, dopo aver comprato nel luglio scorso la Fantuzzi Reggiane S.p.A. di Reggio Emilia, arrivato a un passo dal fallimento, ha dovuto implementare una profonda ristrutturazione aziendale. L'operazione riguarderà circa 200 dei 500 lavoratori alle dipendenze di Fantuzzi, quasi tutti concentrati nella zona di Reggio Emilia. Insieme a Luca Ramella e Francesco Leone di AlixPartners, società di consulenza statunitense, specializzata in ristrutturazioni e turnaround aziendali, sono stati chiamati per gli aspetti sindacali e giuslavoristici gli avvocati Angelo Zambelli (nella foto) e Barbara Grasselli, partners di Dewey & LeBouef.
Dopo una trattativa estenuante durata oltre tre mesi, in cui si sono fronteggiate le opposte delegazioni sindacali presso la Confindustria di Reggio Emilia, finalmente ha avuto il via libera da parte delle assemblee dei lavoratori il progetto di riorganizzazione degli stabilimenti reggiani del Gruppo. Il piano di ristrutturazione, che passa attraverso un impegno finanziario pari a circa 11 milioni di euro in due anni, prevede una graduale quanto definitiva dismissione dell'attività produttiva del sito di Reggio Emilia, il trasferimento di parte del personale a Lentigione, stabilimento dove si concentrerà la produzione Cranes emiliana, la sospensione di circa 150 lavoratori in CIGS a zero ore per il prossimo biennio ed il collocamento in mobilità all'esito di tale percorso. In tale progetto, oltre alla Regione, sono stati coinvolti sia il Comune che il Ministero del Lavoro in un percorso articolato quanto caratterizzato da numerose condizioni non sempre disponibili dalle parti sociali coinvolte.
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