Di Bernardo Maggiore (Recordati): “Perché fiscalità e digitalizzazione sono interconnesse”

Il group tax manager affronterà il tema all’evento di presentazione dell’Osservatorio Tax 2024. Appuntamento a Milano martedì 13 febbraio 2024

08-02-2024

Di Bernardo Maggiore (Recordati): “Perché fiscalità e digitalizzazione sono interconnesse”

 

di Valentina Magri

Fiscalità e digitalizzazione sono oramai interconnesse e molte attività non si possono più fare manualmente se si vogliono garantire efficienza, uniformità e mitigazione dei rischi”. A dirlo è Maurizio Di Bernardo Maggiore, group tax manager di Recordati.  

A suo avviso, altri fattori che influiscono sulla velocità di adattamento al progresso tecnologico sono “costi troppo alti rispetto al budget e strumenti che faticosamente si innestano nei sistemi di gestione interni e quindi richiedono la collaborazione di altre funzioni, impegnate in altri progetti e con agende già molto fitte”. Il tema sarà approfondito martedì 13 febbraio 2024 alla presentazione dell’Osservatorio Tax 2024 a Milano. All’evento, riservato a tax director, cfo e dottori commercialisti, parteciperà in veste di relatore anche Di Bernardo Maggiore.

Secondo il group tax manager di Recordati, attualmente stiamo assistendo a una maggiore digitalizzazione delle funzioni fiscali delle imprese. I motivi sono due: l’introduzione di maggiori adempimenti tributari e la necessità di liberare risorse da dedicare a compiti più strategici e ad alto valore aggiunto. “Secondo la mia visione, i gruppi di medie-grandi dimensioni sono caratterizzati da organizzazione sempre più complesse, ma la funzione fiscale non si evolve a un ritmo così rapido. Le posizioni dei tax director non cambiano con la frequenza maggiore di altre e questa stabilità è sicuramente una dote ma comporta una forte personalizzazione della gestione. È fondamentale quindi che i tax director abbiano una minima consapevolezza dell’importanza di accelerare la trasformazione digitale”.

La digitalizzazione pertanto è funzionale anche alla gestione del rischio fiscale, che in Recordati concerne “la gestione dei prezzi infragruppo, la gestione della fatturazione, la regolarità fiscale e contributiva che può avere un impatto sulla partecipazione alle gare e sui pagamenti da parte della pubblica amministrazione, la velocità di cambiamento normativo nei Paesi in cui il Gruppo opera, la mobilità internazionale dei dipendenti e in ultimo le passività fiscali non evidenziate dal venditore nelle operazioni di M&A prive di garanzie”, evidenzia il group tax manager.

Nel caso di M&A, altre operazioni straordinarie, contenzioso e altre questioni di particolare rilievo, Recordati si avvale anche dei consulenti fiscali esterni. “Questo approccio si lega ad un processo di rafforzamento della funzione fiscale in atto negli ultimi anni dovuto a un maggiore riconoscimento della funzione come elemento fondamentale e strategico al business”, afferma il manager di Recordati. Che non coinvolge soltanto studi appartenenti a organizzazioni multidisciplinari e multinazionali. “Abbiamo ritenuto più efficace e opportuno costruire una rete consolidata di professionisti di fiducia appartenenti a boutique, in cui la relazione personale tra gli addetti della funzione fiscale e i professionisti di riferimento rimane l’aspetto più importante. Le grandi realtà della consulenza stanno investendo nell’offerta di servizi di digitalizzazione della funzione fiscale. Questo trend, secondo me, accrescerà ancor di più la competizione tra l’autonomia della funzione interna fiscale e gli studi di piccole dimensioni. Sarà quindi compito di questi ultimi portare sempre valore aggiunto rispetto allo svolgimento delle attività fiscali ricorrenti attraverso la rilevazione delle reali esigenze aziendali e la capacità di relazione”.

Maurizio Di Bernardo Maggiore sarà uno dei relatori della presentazione dell’Osservatorio Tax 2024. Clicca qui per iscriverti gratuitamente all’evento


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