Corporate Counsel Forum 2017

Direzione legale, Diversity e Azienda

Una tavola rotonda per raccontare la diversity attraverso i progetti attuati da aziende e studi legali

10-07-2017

Direzione legale, Diversity e Azienda

La diversity è stata al centro della V Edizione del TopLegal Corporate Counsel Forum, tenutosi lo scorso 5 luglio a Palazzo Mezzanotte. Una diversity affrontata non da un punto di vista normativo, ma attraverso le esperienze dirette dei relatori che, oltre a ricostruire lo stato dell’arte nelle aziende e negli studi legali, hanno valorizzato i programmi che rendono la diversity effettiva. Sono intervenuti: Domenica Lista, general counsel di Banca Generali, Massimo Luksch, human resources director di Volvo Group Italia, Marco Reggiani, general counsel di Snam e Sara Biglieri, responsabile dipartimento Litigation & Arbitration, responsabile diversity Italia e membro del Europe Diversity Board di Dentons. Presente in veste di moderatore della tavola rotonda Maria Teresa Iannella, socio del dipartimento labor di EY.

Valorizzazione della diversità, coraggio e role model. Sono questi i risultati della tavola rotonda che si è conclusa lasciando grandi speranze in tema di diversity. Una diversità che non è solo policy e non è solo norma. Quindi come affrontarla? Durante la tavola rotonda, che si è aperta con una introduzione da parte di Maria Teresa Iannella che ha portato l’esempio e l’esperienza di EY, la diversity è stata declinata nei termini di azioni concrete da implementare.

Secondo Marco Reggiani, la diversity in Snam è entrata in agenda, supportata certamente da alcune riforme normative, ma soprattutto dalla volontà interna di implementarla. Oggi Snam può vantare un incremento diffuso della presenza femminile in una realtà ingegneristica storicamente legata alla figura maschile. E questo è un risultato rilevante soprattutto perché – spiega Reggiani portando la propria esperienza diretta – le candidate assunte non sono state scelte in un’ottica di diversity ma per meritocrazia. L’unico riconoscimento che, secondo il Gc di Snam, va all’azienda e ai singoli che la compongono è aver saputo creare consenso attraverso il cambiamento.

Le scelte delle aziende sono sempre più guidate dal merito e dalla competenza. In questo senso, c’è stato un cambio culturale. Un cambiamento che è frutto di un percorso culturale, come afferma Domenica Lista. Non va infatti dimenticata la generazione in cui la donna doveva mascolinizzarsi per essere presa in considerazione o per ricoprire alcuni ruoli. Oggi invece la donna non ha più bisogno di questo, è più consapevole e si mette maggiormente in discussione ottenendo ottimi risultati. Ma questo cambiamento – spiega Lista portando l’esempio della sua realtà – va coltivato. Banca Generali è esemplificativa in questo senso, infatti tre anni fa ha iniziato un progetto legato alla leadership femminile che in una realtà maschile come quella finanziaria ha registrato una presenza del 30% di consulenti donne, dimostrando che una formazione tecnica oltre che un’attenzione al ruolo della donna porta a risultati evidenti e positivi.

D’accordo su questi aspetti anche Massimo Luksch, che con la sua testimonianza in una multinazionale come Volvo, ha rimarcato il concetto di “manutenzione” legato alla diversity. Secondo Luksch in Italia non c’è l’abitudine a valorizzare il diverso, mentre la diversità è unicità. E poiché manca la capacità di cogliere a priori il valore aggiunto che una persona diversa può portare all’interno dell’azienda, il concetto di diversità ha bisogno di “manutenzione”, ossia di policy, di formazione e di indici che misurino il livello di implementazione della diversity.

A fronte però di un cambiamento culturale e di effettivi programmi dedicati alle donne le statistiche relative ai ruoli come socio di studio, dirigente o amministrazione delegato, ancora non rendono giustizia al genere femminile. È questo il presupposto da cui Sara Biglieri è partita per evidenziare le ombre che ancora oggi sono presenti sul tema. Secondo la Biglieri infatti ci sono ancora dei pregiudizi inconsci che portano a pensare che le donne in quanto tali siano meno interessate e meno disponibili dal momento che devono seguire una famiglia. Ed è per questo motivo che in tema di diversity è importante l’esempio, far vedere che i limiti vanno superati. E proprio in tema di esempio Biglieri ha descritto come la diversity è stata declinata all’interno di Dentons, uno studio che - presente in 66 paesi nel mondo e senza una sede centrale - ha nel dna la diversità. E, proprio per questo, è costantemente impegnato ad abbattere le barriere e garantire il rispetto delle diverse culture e delle singolarità. 

Di seguito, il video integrale della tavola rotonda:

TAGS

Dentons, EY SLT SaraBiglieri, MarcoReggiani, DomenicaLista, Maria TeresaIannella, MassimoLuksch Snam, Volvo, Banca Generali


TOPLEGAL DIGITAL

Scopri TopLegal Digital, nuova panoramica sull’attualità del mondo legal, finance e aziendale

 

Sfoglia la tua rivista gratuitamente


TopLegal Digital
ENTRA