DISASTRO CONCORDIA, IL PARERE DELL'ESPERTO

Francesco Siccardi spiega a TopLegal le problematiche cui andrà incontro Costa Crociere

26-01-2012

DISASTRO CONCORDIA, IL PARERE DELL'ESPERTO

Il 13 gennaio scorso davanti l'Isola del Giglio si è verificato uno dei disastri marittimi più imponenti degli ultimi anni, che ha riguardato la nave Concordia di Costa Crociere e coinvolto circa 4.000 passeggeri. In questi giorni tutti i media hanno affrontato il tema dando ampio spazio alle cause e interrogandosi sulle possibili conseguenze. TopLegal.it ha interpellato uno dei maggiori esperti di Shipping italiani, Francesco Siccardi, dello studio Siccardi Bregante di Genova, per capire, dal punto di vista del diritto della navigazione e dei trasporti, a cosa andrà incontro la compagnia di crociere.

Il disastro di Costa Crociere è un evento eccezionale anche per gli avvocati marittimisti. Quali sono i passi da compiere?
Come in ogni grande sinistro marittimo gli avvocati, affiancati da tecnici, dovranno innanzi tutto svolgere un'indagine fattuale/tecnica per accertare le cause dell'evento perché ciò rileva in relazione alle norme applicabili in materia di risarcimento. L'indagine si muoverà su diversi piani:
- amministrativo, partecipando e seguendo le indagini previsti dall'Autorità Marittima (artt. 578 e segg. Cod. Nav.);
- penale, cercando di seguire collateralmente l'istruttoria aperta a seguito di imputazione del Comandante per disastro colposo, omicidio colposo plurimo e, presumibilmente, abbandono di nave (art. 1097 Cod. Nav.);
- privato, svolgendo proprie investigazioni, ad esempio interrogando l'equipaggio.

Sul tema assicurativo che cosa si profila?
Il tema assicurativo si divide in due grandi filoni. Il primo è la copertura del Corpo & Macchine della nave che risponde del danno (o più probabilmente perdita totale) della nave piazzata sulla base di contratto standard (presumibilmente le Institute Time Clauses Hull, cioé il formulario assicurativo di uso più comune o condizioni analoghe, più possibili clausole particolari).
Di questo risponderanno gli assicuratori corpo (Pool che assicura il gruppo Carnival). Se la nave, sebbene danneggiata, è salvata, essi risponderanno anche del compenso di salvataggio. Il secondo punto è la copertura della responsabilità dell'Armatore per danni a persone, piazzata con un Protection & Indemnity Club di Londra (ma in realtà poi, oltre un primo limite, in pool); regolata dalle norme standard dei Clubs. Se la nave è perduta e va rimossa il Club risponderà anche di questo costo. Se vi è inquinamento altrettanto.

Quali i danni che la compagnia dovrà affrontare?
L'Armatore soffre la perdita della nave (peraltro assicurata) e avrà poi danni non assicurati per mancato profitto di questa e potenzialmente altre navi. Si può ipotizzare - sebbene sia auspicabile il contrario - anche un danno da immagine che si rifletterebbe sulle future revenues. I danni a persone (sia per morte, sia per lesioni, sia per stress post traumatici o simili) sono coperti dal Club.

Come saranno tutelati i passeggeri?
I passeggeri in particolare potranno valersi della normativa applicabile. Da questo punto di vista, non è ancora in vigore (secondo l'interpretazione che ritengo preferibile) il Regolamento CE 391/2009 che regola la materia in conformità alla Convenzione di Atene 1974/2002 (anch'essa non in vigore). Ciò non toglie che i passeggeri possano reclamare i danni, sulla base della normativa nazionale e delle Convenzioni del biglietto di passaggio.
I criteri di liquidazione - salve disposizioni contrattuali specifiche - saranno quelli ordinari per danni e lesioni personali. Chi ha acquistato un pacchetto turistico da un Tour Operator può formulare un reclamo (anche per danni da vacanza interrotta) secondo le norme applicabili tra cui la Convenzione di Vienna relativa ai contratti di viaggio del 1970.

A livello normativo c'è qualcosa che potrà essere fatto perché tragedie così non avvengano più?

Il settore del trasporto marittimo merci e passeggeri è fra quelli più intensamente regolamentati come testimonia la minore incidenza statistica dei sinistri. Ciò grazie al costante aggiornamento delle norme della Convenzione sulla sicurezza della vita umana in mare (Solas), l'istituzione del Codice per la sicurezza della Gestione della nave (Ism), le norme per assicurare competenza e addestramento del personale (Convenzione Stcw) solo per citare le principali. Del resto le navi sono dotate dei più sofisticati sistemi di controllo della navigazione e regolarmente sottoposte a verifiche tecniche. E' possibile che sia l'International Maritime Organisation (Imo) sia le autorità nazionali adottino provvedimenti più restrittivi in materia di rotte delle navi di grandi dimensioni o forse che si studino altre misure che tengano conto, in quanto ciò sia possibile, dei problemi più generali che il trasporto di migliaia di vite umane può comportare nonostante l'efficienza dei mezzi e la perizia dei loro gestori e conduttori.

TAGS

Siccardi Bregante FrancescoSiccardi Costa Crociere, Carnival Corporation


TOPLEGAL DIGITAL

Scopri TopLegal Digital, nuova panoramica sull’attualità del mondo legal, finance e aziendale

 

Sfoglia la tua rivista gratuitamente


TopLegal Digital
ENTRA