Non si fermano gli attacchi alla pillola blu più famosa del mondo. Dla Piper è sceso in campo a fianco di Pfizer ben due volte nel giro di pochi mesi per la tutela del Viagra. Da una parte all'altra dell'Italia, infatti, nascono imitazioni che tentano di garantirsi un mercato sfruttando impropriamente la notorietà "blu".
L'ultimo caso si è verificato in Puglia, dove addirittura l'attacco al Viagra è arrivato da un produttore di salse alimentari. Roberto Valenti e Alessandro Ferrari, rispettivamente partner e senior associate del dipartimento di Intellectual Property & Technology di Dla Piper, hanno infatti assistito Pfizer nella tutela del marchio "Viagra" nei confronti di un operatore attivo nel settore food & beverage che commercializzava una salsa a base di peperoncino a marchio "Viagrino" e che aveva anche provveduto a depositare domanda di registrazione di marchio per il medesimo segno presso l'Uibm (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi). Il "Viagrino" - oggetto di una campagna promo-pubblicitaria su TV e quotidiani locali - era presentato in modo tale da richiamare la famosa pillola blu di Pfizer, tra l'altro con numerosi riferimenti al concetto di stimolazione della funzione erettile e la raffigurazione di un peperoncino blu, da sempre colore caratterizzante del Viagra.
In via transattiva Pfizer ha ottenuto dalla controparte il riconoscimento della violazione dei diritti di marchio di Pfizer, la rinuncia alla domanda di marchio "Viagrino" e gli impegni conseguenti, fra cui quello di non più utilizzare il segno "Viagrino" nonché altri segni in contraffazione dei marchi di Pfizer per i propri prodotti e servizi.
Lo scorso febbraio, si è conclusa in Cassazione una battaglia che era stata avviata in terra d'Emilia, dove l'ingegno di provincia aveva suggerito il colpaccio. Due farmacie pretendevano di commercializzare il principio attivo acquistato per il
tramite di un intermediario non autorizzato, sulla base di
un'interpretazione errata della cosiddetta "eccezione galenica" che, a
certi condizioni, garantisce ancora oggi al farmacista di poter
fabbricare il principio attivo coperto da brevetto e distribuirlo alla
propria clientela. In quell'occasione, Dla con Raffaella Quintana e Antonio Carino aveva assistito Pfizer nell'azione giudiziaria promossa nei confronti delle farmacie i cui titolari sono stati giudicati penalmente responsabili di aver violato i diritti di privativa industriale che la multinazionale americana vanta sul Viagra.
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