Dla Piper ha fornito assistenza a Remna, società attiva nello sviluppo di progetti idroelettrici, nel contenzioso davanti al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche conclusosi vittoriosamente con una pronuncia che chiarisce i rapporti tra l'autorizzazione unica ex art. 12 del D.Lgs. 387/2003 e la concessione di derivazione d'acqua.
Per lo studio ha agito un team composto dalla partner Germana Cassar (in foto) e dall'associate Mattia Malinverni, entrambi del dipartimento litigation & regulatory.
Nella sentenza del Tribunale superiore delle acque pubbliche del 24 marzo 2016, n. 87, il Collegio ha stabilito che il procedimento di concessione di derivazione e quello di autorizzazione unica sono autonomi e indipendenti, non legati da vincoli di presupposizione e che le linee guida nazionali approvate con Decreto ministeriale 10 settembre 2010 non vietano il rilascio dell'autorizzazione unica in pendenza del procedimento di rilascio della concessione di derivazione.
Per tali motivi, il Collegio ha stabilito la legittimità dell'autorizzazione unica rilasciata a Remna per la costruzione e gestione di un impianto da fonte idroelettrica, anche se rilasciata prima della concessione di derivazione d'acqua.
Nell'ambito del giudizio, instaurato da un operatore concorrente, il giudice ha anche ribadito i profili di discrezionalità tecnica che attengono alla verifica di ammissibilità delle istanze di valutazione di impatto ambientale, richiamando un orientamento giurisprudenziale ormai consolidato.
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