Dla Piper ha assistito vittoriosamente Maurizio Zampetti - allora presidente del consiglio di amministrazione di Pizeta Pharma - nel procedimento penale ai suoi danni, avviato con l'accusa di corruzione.
Il Gup del Tribunale di Larino ha emesso nei confronti di Maurizio Zampetti sentenza di non luogo a procedere per non aver commesso il fatto, e nei confronti di un informatore scientifico della società sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non costituisce reato.
Per Dla Piper ha agito un team white collar crime coordinato dal partner Antonio Carino (in foto), coadiuvato dalla collega Veronica Rossetti e dai professionisti del sector life sciences, health & social care.
Il procedimento penale nasceva da un'indagine condotta da parte dei Nas e coordinata dalla Procura di Larino che, all’esito degli approfondimenti investigativi, aveva ipotizzato il reato di corruzione, che si sarebbe concretizzato nel coinvolgimento improprio di un medico in studi clinici avviati dall’azienda in cambio di viaggi all’estero.
Al contrario, accogliendo le tesi della difesa che ha documentato la correttezza degli studi clinici e dell’attività promozionale della società, il Gup ha respinto integralmente la tesi della Procura che aveva chiesto il rinvio a giudizio oltre che degli esponenti della Pizeta Pharma anche di due medici (le cui posizioni che riguardano anche altri capi di imputazione relativi a vicende estranee a Pizeta Pharma, invece, saranno definite con giudizio abbreviato).
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