Con una innovativa sentenza relativa all’accesso alle agevolazioni spettanti alle imprese energivore (decreto ministeriale 21 dicembre 2017) il Tar Lombardia ha accolto il primo dei ricorsi, presentata da Novellini, società specializzata nella produzione e nell’assemblaggio di box doccia, assistita da Dla Piper (TLIndex5).
Lo studio ha agito con il team di diritto amministrativo composto dal partner Germana Cassar (in foto), dai collaboratori Alessia Marconi e da Michele Rondoni.
Il Tar, nell’accogliere tutte le difese formulate dallo studio ha chiarito che Csea, quale ente vigilato con funzioni prevalentemente finanziarie, deve agire nel rispetto delle direttive dell’Arera, che garantiscono la certezza del diritto per tutti i soggetti regolati. Nello specifico, Csea non può ridurre il termine assegnato per la presentazione delle domande di agevolazione e deve adottare una comunicazione efficace per consentire a tutti gli interessati di organizzarsi per i successivi adempimenti, pena l’obbligo di rimessione in termini.
La sentenza chiarisce che le contestazioni sul mancato accesso alle agevolazioni per le imprese energivore, pur producendo effetti ultraregionali, non devono essere decise da un unico ufficio giudiziario e non necessitano della presenza in giudizio di altri operatori interessati alle medesime agevolazioni, non essendovi una graduatoria per la ripartizione di un finanziamento limitato.
In ambito energetico, Dla Piper tre anni fa ha assistito con successo Hydro Energy Power nel giudizio promosso davanti al Trap di Milano e, sempre nel 2018, diversi operatori attivi nella produzione di energia da fonte eolica, biogas e idroelettrica l'accoglimento dal Tar Roma dei ricorsi contro il Gse.