DOLCE E GABBANA PROSCIOLTI

01-04-2011

DOLCE E GABBANA PROSCIOLTI

Domenico DolceStefano Gabbana, assistiti dall'avvocato Massimo Dinoia, sono stati prosciolti dalle accuse di truffa ai danni dello stato e dichiarazione indefele dei redditi perché  “il fatto non sussiste”.

Lo ha deciso il gup di Milano Simone Luerti, che ha prosciolto anche gli altri cinque imputati, tra cui alcuni manager del gruppo. Il pm Laura Pedio aveva chiesto per tutti  il rinvio a giudizio, ma il giudice li ha prosciolti perché, da quanto si è saputo, non è stato superato il confine che porta al rilievo penale dei fatti contestati. Il giudice dell'udienza preliminare, inoltre, non può spingersi a valutare eventuali profili di rilievo tributario.

Il pm contestava ai due stilisti un'evasione di circa 420 milioni di euro a testa, a cui si aggiungevano altri 200 milioni di euro di presunto imponibile evaso riferibili alla società 'Gado' con sede in Lussemburgo.

Secondo la ricostruzione dell'accusa, che aveva iniziato le indagini nel 2007 dopo una verifica fiscale, la multinazionale della moda aveva creato una società di diritto lussemburghese, che risultava essere la proprietaria di due marchi del gruppo, ma che di fatto veniva gestita in Italia. E tramite questa 'esterovestizione', secondo il pubblico ministero, i proventi derivanti dallo sfruttamento dei marchi venivano tassati in Lussemburgo e non in Italia. Nell'udienza preliminare si era costituita parte civile anche l'Agenzia delle entrate, ma il gup ha fatto cadere tutte le accuse.


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