Giovanni Bazoli e Alessandro Pedersoli lasciano il consiglio di sorveglianza di Ubi Banca. I due consiglieri sono tra i primi ad osservare l'articolo 36 della legge che ha convertito il decreto Salva Italia e che vieta ai «titolari di cariche negli organi gestionali, di sorveglianza e di controllo e ai funzionari di vertice di imprese o gruppi di imprese operanti nei mercati del credito, assicurativi e finanziari di assumere o esercitare analoghe cariche in imprese o gruppi di imprese concorrenti».
L'addio di Bazoli al consiglio, in cui sedeva fin dal 2008, è dovuto, infatti, alla necessità di rispettare la norma sui doppi incarichi inserita dal governo nella Finanziaria. Restando in Ubi, infatti, sarebbe stato in conflitto con la sua carica di presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo. Anche Alesandro Pedersoli, socio dello studio Pedersoli, ha deciso di lasciare Ubi, mantenendo, invece, la sua carica di consigliere in Assicurazioni Generali.
L'articolo 36, che sarà approfondito nella storia di copertina di Aprile di TopLegal, entrerà effettivamente in vigore il prossimo 25 aprile. Ad essere coinvolte sono circa 250 posizioni di vertice, solo nel settore bancario.
Come anticipato da TopLegal.it lo scorso 23 febbraio, per altri esponenenti di studi legali d'affari si profila una scelta, tra questi: Carlo d'Urso, fondatore dello studio d'Urso Gatti e Bianchi che, attualmente, è consigliere di Fondiaria-SAI S.p.A. e Banca Leonardo S.p.A. e il suo socio Luigi Arturo Bianchi consigliere di Banca Generali e membro del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo S.p.A.
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