White & Case e BonelliErede hanno assistito Dovalue, provider di servizi finanziari strategici, nell’acquisizione del 100% del capitale sociale di Gardant, operatore italiano nel settore del credit management, di cui Elliot è azionista di controllo.
Herbert Smith Freehills ha affiancato Elliott in tutte le attività collegate all'operazione, mentre Gardant è stata assistita da Legance. La parte fiscale, invece, è stata gestita da Tremonti Romagnoli Piccardi per conto di Dovalue. Linklaters è stata incaricata dalle banche coinvolte nell’aumento di capitale e nel finanziamento.
Il corrispettivo complessivo per l'acquisizione di Gardant è costituito da 230 milioni di euro. Nel contesto dell'operazione Dovalue ha deliberato un aumento di capitale scindibile per un importo massimo di circa 150 milioni di euro.
Il partner Michael Immordino (Londra e Milano) ha coordinato la squadra di White & Case in relazione alla negoziazione degli accordi sull’acquisizione, l’aumento di capitale e il finanziamento. Hanno gestito gli aspetti M&A Leonardo Graffi (Milano e Londra), partner dello studio, e le associate Mariasole Maschio (Londra), Stefania Maracich (Milano) e Laura Bozzini (Milano).
Ferigo Foscari (Milano), Evgeny Scirtò Ostrovskiy (Milano), Alessandro Picchi (Milano) e Pietro Magnaghi (Milano), insieme agli associate Lorenza Fici, Roberta Monasterolo e Artem Arzumanov (tutti dell’ufficio di Milano) si sono occupati degli aspetti di equity capital markets.
Il partner Stefano Bellani (Milano) e l’associate Alessia Sommadossi (Milano) hanno prestato assistenza relativamente finanziamento dell’acquisizione, nonché agli aspetti relativi al rimborso delle obbligazioni high yield esistenti, e di prossima scadenza nel 2025, emesse da Dovalue.
Dovalue ha affidato a BonelliErede le attività in ambito banking. Hanno fatto parte del team i partner Emanuela Da Rin (banking & finance), Giuseppe Rumi (financial regulatory), Silvia Romanelli (corporate M&A e mercati finanziari), Francesco Anglani (antitrust), Giovanni Battaglia (banking & finance) e Massimo Merola (foreign direct investment), e dall’of counsel Mauro Cusmai (mercati finanziari), coadiuvati dall’associate Federico Luigi Notarianni per i profili banking.
Inoltre, il senior counsel Andrea Savigliano e l’associate Ludovica Pomanti hanno risolto gli aspetti regolamentari; la managing associate Francesca Peruzzi, gli associate Isidoro Pietro Livia e Federico Anania hanno collaborato per i profili corporate M&A e mercati finanziari; mentre le materie antitrust e Fdi sono state oggetto del lavoro, rispettivamente, del managing associate Pasquale Leone e dell’associate Giuseppe Vecchio.
Herbert Smith Freehills è stata al fianco di Elliott in tutte le attività collegate all'operazione, ivi incluso il reinvestimento nel capitale sociale di Dovalue di parte dei proventi della vendita e le conseguenti attività capital markets. È intervenuto nell'operazione un team cross border UK-Italia guidato dai partner Gavin Davies (Londra), Mark Bardell (Londra) e Augusto Santoro (Milano), e composto dagli of counsel Bernadetta Troisi (Milano) e Martyn Jones (Londra), dai senior associate Aya Aboulatta (Londra) e Marcelo Valenca (Londra), dagli associate Cesare Saputo (Milano), Savannah van Dongen (Londra), Erika Joseph (Londra), Ananya Bajipai (Londra) e Neehrika Palachanda (Londra) e dalla trainee Abi Rayment (Londra), per gli aspetti M&A ed equity capital markets. I profili regolamentari sono stati curati dalle partner Veronica Roberts (Londra) e Francesca Morra (Milano) e dal senior associate Sean Giles (Londra).
Legance ha assistito Gardant con un team diretto dai partner Andrea Giannelli e Antonio Matino e composto dal managing associate Giovanni Nervo, dagli associate Michele Vinci e Mattia Longo, nonché, per il supporto regolamentare sia a Elliott, sia a Gardant, dal partner Federico Vezzani e dalla managing associate Cristiana Ferrari.
Tremonti Romagnoli Piccardi ha gestito aspetti fiscali di diritto italiano dell’operazione di aumento di capitale, con una squadra dai partner Simone Zucchetti, Stefania Trezzini e Fabrizio Cancelliere.
Linklaters ha assistito le banche nell’aumento di capitale e nel finanziamento. Hanno partecipato alle operazioni i partner Ugo Orsini e Diego Esposito e dai counsel Cheri De Luca, Francesco Eugenio Pasello e Marco Carrieri, coadiuvati dall’associate Sara Giugiario, dal trainee Riccardo Sirchia, in relazione ai profili financing, e dal managing associate Matteo Pozzi coadiuvato dai trainee Alessia Intonti e Thomas Alves Pereira per i profili capital markets.
Il partner Giacomo Reali e il counsel James Simpson dell’ufficio di Londra hanno seguito i profili relativi all’indebitamento high yield esistente. Gli aspetti antitrust e golden power sono stati gestiti dal partner Lucio D’Amario insieme al managing associate Giorgio Valoti.
Il counsel Fabio Balza, insieme alla managing associate Eugenia Severino e all’associate Matteo Feliziani, si sono occupati dei profili tax. I managing associate Samuele Manfredo Pio e Giulio Farolfi, coadiuvati dal trainee Mario Alessio Albano, si sono occupati degli aspetti regolamentari dell’operazione.
L’operazione di acquisizione è stata finanziata da una linea di credito term per un importo pari a 240 milioni di euro, messa a disposizione da parte di un pool internazionale di 14 banche, nel contesto di un financing concesso ai sensi di un contratto di finanziamento per un importo massimo pari a 526 milioni di euro.
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