Dieci ore di lavoro lunedì 28 marzo. Più di dodici il giorno seguente, conclusesi con un comunicato in cui le parti affermano che «l’acquisizione dovrebbe essere completata da una società partecipata al 60% dalla Di Benedetto AS Roma Llc e al 40% da Unicredit Spa». Insomma, gli americani rappresentati da Mauro Baldissoni (nella foto) dello studio Tonucci & Partners, salvo sorprese in zona Cesarini, saranno i nuovi padroni della As Roma. Ma per le firme definitive serviranno ancora 20 giorni.
Gli avvocati di Thomas DiBenedetto, quelli di Italpetroli (Roberto Cappelli di Grimaldi e associati), Unicredit (Massimo Tesei e Francesco Carbonetti, dello studio Carbonetti) e della famiglia Sensi (Gianroberto De Giovanni di Hogan Lovells) sono stati impegnati in una trattativa serrata per definire le modalità di costruzione dell’operazione e le cifre. Il risultato raggiunto, in particolare sul primo punto, richiede un lavoro supplementare per la preparazione dei nuovi documenti e contratti.
Di fatto l’acquisizione della As roma sarà portata a termine da un soggetto societario partecipato da DiBenedetto e Unicredit. Il prezzo concordato si aggira sui 110 milioni di euro. A cui dovrebbe seguire un aumento di capitale da 35 milioni. Dopo sette anni di tira e molla, dunque, sembra fatta. Roma ha il un nuovo re e parla americano.
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