E' LA QUALITA' DEL SERVIZIO LA CHIAVE DI VOLTA DEL MARKETING LEGALE

05-03-2007

E' LA QUALITA' DEL SERVIZIO LA CHIAVE DI VOLTA DEL MARKETING LEGALE

Il nuovo Codice deontologico forense ha aperto nuove vie agli uffici marketing degli studi legali. L’abrogazione del divieto di fare pubblicità e la possibilità di comunicare al cliente le caratteristiche dei servizi offerti e i loro costi, impongono agli studi di essere più attivi in quest’ambito. TopLegal, che affronta il tema nel numero di questo mese, ha chiesto a Barbara Olivieri (in foto) di Gianni Origoni Grippo & Partners, la prima responsabile marketing in Italia di uno studio legale, su quali aspetti gli studi si focalizzeranno di più.

 
Attualmente le risorse che gli studi legali destinano alle attività di marketing e pubbliche relazioni sono all’incirca pari all’1,5% dei propri fatturati. Crede che gli studi aumenteranno gli investimenti in attività di marketing e comunicazione?
Mi sembra una percentuale già abbastanza importante, non ritengo che aumenterà di molto, perlomeno non nel breve periodo.
 
Secondo lei, su cosa gli studi hanno maggiormente bisogno di investire?
In generale, credo che gli Studi debbano investire in cultura di marketing. Intendo dire che bisognerebbe innanzitutto far comprendere che il marketing è una tecnica, è qualcosa che va lasciato ai professionisti e che va sviluppato con un approccio strategico. Questo non è sempre agevole, anche perché la tendenza è di utilizzare quasi esclusivamente gli uffici di marketing per delle attività estremamente operative.
Per il successo dell’attività di marketing, poi, c’è la necessità di investire molto nel marketing interno: la nostra attività non va lontano senza la condivisione interna e la collaborazione da parte degli avvocati.
 
Che tipo di evoluzione ha avuto l’ufficio marketing dello studio in cui opera in questi anni?
Mi piace ricordare che il nostro studio è stato il primo in Italia a volersi dotare di una struttura interna: era l’inizio del 2001. Da allora l’ufficio è cresciuto sia dal punto di vista numerico (siamo oggi in 4), sia – e questo è ancora più importante - dal punto di vista delle attività che ci vengono affidate.
 
Pensa sia utile per uno studio avere internamente sia un ufficio interno dedicato al marketing e comunicazione e allo stesso tempo un’agenzia di pubbliche relazioni esterne?
Noi utilizziamo delle agenzie esterne che ci supportano nell’organizzazione di singoli eventi. Non ho esperienza di un rapporto di tipo continuativo per la gestione di interi ambiti di attività.
 
Per quel che riguarda la pubblicità, come dovrebbe essere impostata e quali sono le iniziative su cui state lavorando?
Non crediamo che la pubblicità possa essere per noi un efficace mezzo di comunicazione. Nel  settore in cui operiamo, il cliente non sceglie sulla base di una bella pagina pubblicitaria, ma in base alle effettive competenze dei nostri professionisti. La chiave di volta sta nel fornire sempre un servizio di eccellente qualità: è questa la migliore pubblicità!   

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