di Valentina Magri
Bana, Iannaccone e Gianni & Origoni sono gli studi coinvolti nella difesa del brand Chiara Ferragni dall’ipotesi di reato di truffa aggravata da parte delle Procure di Milano e di Cuneo. Stessa accusa per Alessandra Balocco, amministratrice delegata di Balocco, affiancata dagli studi Improda e Pistochini.
L’assistenza riguarda l’accusa di pubblicità ingannevole del pandoro rosa di Chiara Ferragni e Balocco, che secondo gli inquirenti avrebbero indotto i consumatori a credere di contribuire con una donazione all’ospedale Regina Margherita di Torino, mentre secondo l’accusa la donazione della Balocco di 50 mila euro sarebbe avvenuta indipendentemente dagli incassi del pandoro rosa.
Lo Studio Bana si sta occupando degli aspetti penali della vicenda per Chiara Ferragni con il socio Marcello Bana (nella foto, a sinistra). Per Iannaccone, è coinvolto il socio fondatore e presidente dello studio, Giuseppe Iannaccone (nella foto, il terzo da sinistra), che si sta occupando degli aspetti penali. Gli aspetti legali, societari e civilistici sono curati da Gianni & Origoni.
Alessandra Balocco è seguita idagli studi Improda e Pistochini, che seguono in co-delega gli aspetti penali e di diritto industriale rispettivamente con la partner Alessandra Bono e il partner fondatore Alessandro Pistochini (rispettivamente la seconda e il quarto personaggio della foto).
Da sinistra, Marcello Bana, Alessandra Bono, Giuseppe Iannacone e Alessandro Pistochini