EDF-EDISON, LE VARIABILI SONO ACEA E CONSOB

L'accordo siglato a fine anno sembra chiudere la partita. Tuttavia, l'utility romana e la Commissione hanno carte da giocare nelle prossime settimane

10-01-2012

EDF-EDISON, LE VARIABILI SONO ACEA E CONSOB

Potrebbero essere le settimane decisive per chiudere la partita Edison. Almeno, sui due fronti contendenti, quello dei francesi di Edf e delle utilities italiane A2A e Iren, tra cui c’è una sorta di accordo ormai siglato. L’incognita, tuttavia, è legata ai diritti di chi è rimasto fuori dalla spartizione. In primo luogo Acea, ma anche le minorities di Edison.

Quanto agli accordi tra i contendenti, Cleary Gottlieb e Bonelli Erede Pappalardo hanno assistito A2A e Delmi nelle trattative sfociate nell'intesa preliminare del 26 dicembre 2011. Ai sensi di tale intesa, Delmi, società controllata da A2A, cederà a Electricité de France la propria partecipazione indiretta in Edison mentre Delmi acquisirà il 70% del capitale di Edipower attualmente detenuto da Edison (50%) e da Alpiq (20%). Per effetto dell’acquisizione, Edipower sarà interamente partecipata da Delmi (70%), A2A (20%) e Iren (10%), mentre Edison sarà detenuta all'80% da EDF.

Tutto questo, appunto, a condizione che le altre variabili del gioco non riescano a far saltare il tavolo. L’incognita Acea - assistita da Tonucci & Partners, mentre dell'ufficio legale dell'azienda è impegnato l'avvocato Renato Conti  - fa riferimento alla irregolarità con cui Edf nel 2005 – attraverso la controllata Edison -, ha acquisito illegalmente, congiuntamente con Aem Milano (oggi A2A), la maggioranza di Edipower (le centrali ex Enel), superando la soglia del 30% stabilita dal D.P.C.M. 8 novembre 2000. Una irregolarità più volte sottolineata anche dall’Antitrust, e che oggi è oggetto di una contenzioso giudiziario, nel quale Acea ha chiesto un risarcimento da 900 milioni e il ripristino delle condizioni concorrenziali non rispettate. La cessione di Edipower potrebbe complicare ulteriormente il quadro. Non è escluso che nei prossimi giorni l’azienda romana cerchi di aprire un dialogo con gli acquirenti delle centrali oggetto del contenzioso.
Poi c’è l’incognita minorities. In questo caso, a difendere i diritti degli azionisti Edison è la Consob. La Commissione ha preso atto delle richieste francesi di fermare il prezzo dell’Opa all’andamento dei prezzi di Borsa, senza alcun riconoscimento del plusvalore di controllo. Una plus invece reclamata dagli azionisti di minoranza. Consob ha chiesto chiarimenti ai francesi. La decisione si presume possa arrivare entro il 20 gennaio.

(Notizia integrata il 10 gennaio ore 12,40)
Per Edison ha seguito l'operazione dall'interno il general counsel professor Pierluigi Biandrino. Mentre lo studio legale esterno è stato d'Urso Gatti e Bianchi, attraverso Luigi Arturo Bianchi.
Per il team di Bonelli Erede Pappalardo, sono stati coinvolti Mario Roli e Giulia Bianchi Frangipane.
Per il team di Tonucci, sono coinvolti Giorgio Alù per i profili Antitrust; Albero Fantini per i profili di interesse dell'Authority dell'Energia; Andrea Marchetti per i profili Consob; Giorgio Altieri e Alberto Urso per gli aspetti connessi a procedimenti giudiziari d'urgenza o cautelari; Mario Tonucci per il coordinamento e rapporti con il Cliente.

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