La Procura al Tribunale di Milano, come indica il Corriere della Sera, ha chiesto di commissariare la divisione operativa dell'Eni in Kazakhstan, Agip Kco, oppure vietare di proseguire a negoziare contratti in Kazakhstan, nel più grande giacimento petrolifero scoperto da 30 anni a questa parte.
Eni, indagata come persona giuridica per "corruzione internazionale" sulla base della legge 231 del 2001, ha deciso di farsi assistere nella vicenda da Massimo Mantovani, a capo degll'ufficio affari legali del Cane a sei zampe, e da Francesco Centonze (ex studio del ministro Paola Severino che fino alla nomina al Governo affiancava Eni). L'accusa della Procura si basa su 20 milioni di dollari di tangenti che avrebbero fatto partire la prima fase dell'investimento, nel 2007, corrompendo il genero del presidente della Repubblica kazaka Nursultan Nazarbayev, Timur Kulibayev. Sono già partite le perquisizioni da parte della Guardia di Finanza.