Giovedì 26 novembre, presso la sede milanese di Cleary Gottlieb Steen & Hamilton, si è svolto il terzo di una serie di cinque appuntamenti che lo studio, in collaborazione con TopLegal, dedica agli esponenti del mondo bancario, finanziario e assicurativo. L'obiettivo degli incontri, che possono essere seguiti anche in videoconferenza presso la sede romana di Cleary Gottlieb e in diretta via web, è discutere in chiave operativa dei recenti interventi normativi, delle nuove disposizioni e delle principali novità che stanno interessando gli operatori del settore.
Il terzo seminario è stato dedicato alla nuova disciplina europea per la gestione delle crisi delle istituzioni finanziarie. Relatori: Claudio Di Falco e Maria Grazia Mamone di Cleary Gottlieb Steen & Hamilton e Michele Maltese di Banca d'Italia.
Nel corso dell’incontro sono state esaminate le principali novità derivanti dalla recente attuazione della direttiva Brrd (Banking recovery and resolution directive) e dalla prossima entrata in vigore del meccanismo unico di risoluzione, tra cui i nuovi obblighi posti a carico delle banche e delle imprese di investimento, i poteri delle autorità di vigilanza e di risoluzione, i collegamenti con la restante normativa europea in materia bancaria e finanziaria, i rapporti con la disciplina degli aiuti di Stato e il coordinamento con la normativa fallimentare.
Sono stati discussi temi d’attualità quali la prima applicazione degli strumenti di risoluzione (in particolare quello dell'ente ponte e dell'utilizzo di una bad bank per la gestione delle sofferenze) a quattro banche italiane e la comunicazione Consob, pubblicata appena il giorno prima dell’incontro, in tema di obblighi gravanti sugli intermediari finanziari in relazione alla recente attuazione della Brrd.
La Consob ha raccomandato che gli intermediari, in applicazione dei loro doveri di diligenza, correttezza e trasparenza in materia di prestazione di servizi alla clientela, forniscano agli investitori informazioni appropriate circa il rischio di bail-in e riconsiderino le proprie procedure per la formulazione dei giudizi di adeguatezza e di appropriatezza al fine di valutare l’eventuale impatto sulle stesse delle novità introdotte con la Brrd.
Sono stati trattati, inoltre, altri temi quali il meccanismo unico di vigilanza (Srm), l’impianto della direttiva e il rapporto tra la disciplina della risoluzione e quella fallimentare. È stato, infine, analizzato come potrà funzionare lo strumento del bail-in - utilizzabile a partire dal primo gennaio 2016 per ricapitalizzare un ente in crisi imponendo perdite ad alcune classi di stakeholders - anche attraverso diverse simulazioni numeriche che spiegavano il funzionamento concreto del bail-in sul bilancio di un’ipotetica banca in risoluzione. Ma, come hanno sottolineato i relatori, la disciplina della risoluzione non si esaurisce nel bail-in.
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