EREDE VESTE PRADA PER LA BORSA DI HONG KONG

27-01-2011

EREDE VESTE PRADA PER LA BORSA DI HONG KONG

Sergio Erede (nella foto) socio fondatore dello studio Bonelli Erede Pappalardo è al lavoro assieme ai colleghi di Slaughter & May e Davis Polk sulla quotazione di Prada alla Borsa di Hong Kong. Assieme ad Erede, è al lavoro sull'operazione anche il socio Stefano Simontacchi, impegnato a seguire gli aspetti di fiscalità internazionale.
Il consiglio di amministrazione della società ha comunicato oggi la decisione di avviare il processo di quotazione. Il Cda, inoltre, ha deliberato di conferire l'incarico di coordinatori dell'offerta globale a Banca Imi (gruppo Intesa SanPaolo), UniCredit, Clsa (gruppo Crédit Agricole) e Goldman Sachs, che agiranno in qualità di joint book runner per il collocamento istituzionale.
In caso di successo dell'Ipo Prada sarà il maggiore brand europeo della moda a quotarsi in oltre un decennio e il primo gruppo italiano a sbarcare sul listino di Hong Kong.

Prada negli ultimi anni ha  cancellato i suoi progetti di quotazione per cinque volte a causa delle difficili condizioni di mercato. Ma questa potrebbe essere effettivamente quella buona: nel 2012 scade il termine per il rimborso del debito di 450 milioni di euro ottenuto dalle banche poco meno di un anno fa e già una volta rinviato. Secondo gli analisti, Prada potrebbe valere tra i 5 e i 6 miliardi di euro.
 
Una fonte vicina all'operazione prima della diffusione della nota aveva detto che Prada lascia aperta la possibilità di quotazione anche su un'altra piazza in base alle condizioni del mercato.

Gli analisti stimano che il gruppo - a cui fanno capo marchi come Miu Miu, Church's e Car Shoe - potrebbe puntare a raccogliere 1,6 miliardi di euro vendendo un terzo delle sue azioni a un multiplo di 10 volte l’Ebitda atteso per il 2010.

La quotazione, sempre secondo gli analisti, potrebbe prevedere l’emissione di nuove azioni. Le linee guida della Borsa di Hong Kong richiedono anche cambiamenti di management, compresi due amministratori esecutivi con base a Hong Kong e tre amministratori indipendenti. Prada, ad oggi, è controllata al 95% dalle famiglie di Patrizio Bertelli (a.d. del gruppo) e della moglie Miuccia Prada. Il resto è in mano a Intesa Sanpaolo.

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BonelliErede, Slaughter and May, Davis Polk SergioErede, StefanoSimontacchi Banca Imi, Prada, Unicredit, Goldman Sachs, Clsa, Intesa Sanpaolo, Crédit Agricole


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