di Valentina Magri
Siniscalchi, Cecconi e PedersoliGattai sono gli studi coinvolti nella difesa di John Elkann, il primogenito di Margherita Elkann e amministratore delegato di Exor, la holding di famiglia, accusato dalla madre Margherita Agnelli di averla esclusa ingiustamente dall’eredità di Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli, scomparsa nel 2019. Iscritti nel registro degli indagati anche il presidente della Juventus e storico consulente degli Agnelli Gianluca Ferrero e il notaio svizzero Urs von Grünigen, esecutore testamentario di Marella Caracciolo. Margherita Agnelli è seguita dallo studio Trevisan, mentre il notaio svizzero è affiancato da De Nova.
Gli avvocati che assistono John Elkann sono: Paolo Siniscalchi, name partner di Siniscalchi e Associati che ha assistito multinazionali per rilevanti problematiche di fiscalità internazionale; Federico Cecconi, penalista, name partner dello Studio Cecconi e storico difensore di Silvio Berlusconi e Giulio Andreotti; Carlo Re, socio e deputy managing partner di PedersoliGattai, specializzato in diritto societario. Margherita Agnelli è seguita da Dario Trevisan, name partner dello Studio Trevisan, specializzato in corporate governance, diritto societario e commerciale, mercati finanziari, contenzioso. Urs von Grünigen è affiancato da Giorgio De Nova, name partner dello Studio De Nova specializzato in diritto civile.
L’assistenza a John Elkann riguarda l’ipotesi di reato di frode fiscale da parte della Procura di Torino a seguito di un esposto presentato da Margherita Agnelli, che asserisce di essere stata esclusa ingiustamente insieme agli altri figli (avuti con il secondo marito, Serge De Pahlen), dalla successione della madre Marella Caracciolo, grazie alla simulazione della residenza svizzera della madre. Nel mirino ci sarebbe il vitalizio che per 15 anni Margherita Agnelli ha versato alla madre, nell’ambito dell’accordo transattivo e del patto successorio del 2004 con cui aveva rinunciato all’eredità del padre in cambio di 1,3 miliardi di euro, salvo poi contestare la successione stessa e gli accordi presi con la madre. Secondo quanto riferisce il “Fatto Quotidiano”, la Guardia di Finanza avrebbe portato alla luce fondi occulti per 500 milioni di euro, custoditi in 16 società offshore delle Isole Vergini britanniche. Ferrero è anche indagato per l’ipotesi di reato di violazione delle norme tributarie.
La nuova denuncia di Margherita Agnelli, sottolineano gli avvocati di Elkann, “è l’ultima di una lunga serie di iniziative giudiziarie”. Ricordiamo infatti che nel marzo 2010 Margherita Agnelli, assistita da Paolo Montalenti (Studio Montalenti) e Marco Weigmann (fondatore dello storico Studio Legale Weigmann) aveva perso la battaglia giudiziaria per l’eredità del padre Gianni Agnelli ed era stata condannata al pagamento di 32 mila euro di spese processuali. La figlia dell’avvocato, seguita dagli avvocati Michele Galasso (Studio GP) e Paolo Carbone (Studio Carbone Mancini Chito), aveva presentato ricorso, rigettato nell’aprile 2012 dal Tribunale di Torino. Margherita Agnelli in quel caso aveva dovuto accollarsi spese di lite per un totale di circa 72 mila euro. Inoltre, Emanuele Gamna, ex legale di Margherita Agnelli ed ex partner dello studio Chiomenti, nel 2010 è stato condannato (ma la condanna è coperta dall'indulto) a un anno e 2 mesi di carcere nel processo con rito abbreviato per truffa ai danni dello Stato ed evasione fiscale.
Nella foto, da sinistra Giorgio De Nova, Carlo Re, Paolo Siniscalchi e Dario Trevisan