Il giudice Brunella Rosso del Tribunale di Torino ha rigettato l’azione legale intentata da Margherita Agnelli contro la mamma Marella, Gianluigi Gabetti e Siegfried Maron, per l’eredità dell’Avvocato, condannando Margherita Agnelli a pagare le spese legali pari a 32.000 euro.
A luglio la II seconda sezione del tribunale civile di Torino aveva dichiarato «inammissibili» i 48 capitoli di prova presentati da Margherita e aveva respinto tutte le istanze di esibizione di documenti proposte dalla figlia dell’Avvocato nei confronti della madre, di Gabetti, di Franzo Grande Stevens e di Siegfried Maron, oltre che di 15 banche italiane e estere.
Donna Marella era stata citata nel contenzioso in quanto firmataria degli accordi con cui nel 2004 la figlia aveva regolato l’eredità paterna. Accordi dai quali Margherita (che aveva rinunciato all’asse ereditario a fronte di una compensazione) si riteneva danneggiata.
Margherita, tre anni fa, aveva avviato la battaglia legale per fare chiarezza sul presunto patrimonio all’estero del padre per un controvalore di circa 1.436 milioni di euro.
Gli avvocati che si sono occupati della vicenda sono stati 13. Paolo Montalenti e Marco Weigmann hanno assistito Marella Agnelli, Berardino Libonati e Carlo Pavesio sono stati i legali di Gianluigi Gabetti, mentre Michele Briamonte e Andrea Gandini hanno rappresentato Franzo Grande Stevens e Sergio Carbone ha assistito Siefried Maron.
A sostenere l’iniziativa della parte attrice (Margherita Agnelli) si sono avvicendati Girolamo Abbatescianni e Charles Poncet. A questi si è poi aggiunto l’avvocato Vaccarella. A luglio del 2009 Margherita Agnelli ha cambiato gli avvocati, sostituendoli con i fratelli Michele e Andrea Galasso e Paolo Carbone.
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