A marzo del 2010 Margherita Agnelli (in foto) perdeva la battaglia per l'eredità del padre Gianni, e veniva condannata al pagamento di 32mila euro di spese processuali. A distanza di due anni anche il ricorso presentato dalla figlia dell'avvocato si è concluso negativamente per lei. Che, dunque, dovrà affrontare un nuovo erborso.
Oggi, infatti, è stata depositata presso il Tribunale di Torino la sentenza di rigetto del ricorso che condanna Margherita Agnelli, seguita dagli avvocati Michele Galasso e Paolo Carbone, al pagamento delle spese di lite per un totale di circa 72mila euro: 18mila a Marella Caracciolo Agnelli (la madre) assistita da Marco Weigmann e Paolo Montalenti; 18mila a Gianluigi Gabetti, seguito dall'avvocato Carlo Pavesio; 18mila a Franzo Grande Stevens, assistito da Michele Briamonte dello studio Grande Stevens; e, infine, 18mila a Siegfried Maron affiancato dall'avvocato Sergio Carbone.
Margherita Agnelli ha cominciato la battaglia legale quando aveva citato in giudizio Marella, la madre, e Gianluigi Gabetti, Franzo Grande Stevens e Siegfried Maron, collaboratori del padre, denunciandoli perché credeva che una parte dell’eredità di Gianni Agnelli gli fosse stata nascosta.