Eversheds Italia ha bisogno di un supporto. Per adesso si tratta solo di voci. Ma portano tutte nella stessa direzione: serve un’alleanza, un’integrazione, in ogni caso, una soluzione. L’input, a quanto si dice, arriva direttamente da Londra. Il network, soprattutto in un momento di congiuntura difficile come quello attuale, accetta malvolentieri la situazione che ha colpito la squadra italiana, duramente provata dalle uscite e dai problemi di riposizionamento.
Per trovare una soluzione, sempre secondo le voci, sembra che Londra stia contattando studi italiani per sondare la possibilità di un supporto, ossia di un’integrazione nel network attraverso ciò che resta di Eversheds Italia.
Al momento attuale, non c’è nulla di concreto. Si tratta di valutazioni che circolano dietro le quinte, nonché di semplici pourparler con qualche insegna di medie dimensioni. Tuttavia, è un fatto che le indiscrezioni giungono al termine di un anno particolarmente difficile per la branch nazionale dello studio inglese. Anno nel corso del quale lo studio ha subito l’uscita del consolidato team Labour guidato da Sergio Barozzi, un totale di 10 professionisti andati a fondare Lexellent.
Una situazione, peraltro, su cui si sono accesi i riflettori un paio di mesi fa quanto il network Evesheds ha siglato un accordo internazionale, della durata di un anno, per la gestione del Labour con la principale società italiana, Eni. Una sorta di esternalizzazione da parte del Cane a sei zampe. Un’intesa, però, nella quale non rientra Eversheds Italia.
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