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Eversheds Sutherland: Valentina Pomares nel comitato di gestione

Affiancherà nella guida dello studio in Italia i due executive partner Giuseppe Celli, a Roma, e Riccardo Bianchini Riccardi, a Milano

14-01-2021

Eversheds Sutherland: Valentina Pomares nel comitato di gestione



L’assemblea dei soci di Eversheds Sutherland Italia (TLIndex76) ha deciso all’unanimità l’ingresso del partner Valentina Pomares (in foto) nel comitato di gestione dello studio con il ruolo di executive partner. Pomares, co-head del dipartimento labour dello studio, affiancherà gli altri due executive partner nel comitato, Riccardo Bianchini Riccardi dell'ufficio di Milano, coordinatore dei rapporti con il network e lo sviluppo dell’attività all’estero, e Giuseppe Celli dell'ufficio di Roma, responsabile degli aspetti legati all’amministrazione interna. In questo nuovo ruolo, si legge in una nota, Pomares gestirà le dinamiche relative allo sviluppo delle attività italiane.

Eversheds Sutherland conta 20 partner in Italia, di cui 5 donne. Pomares è entrata nello studio nel 2013 da Carnelutti (TLIndex20), e vanta una significativa esperienza nell’ambito del diritto del lavoro, sindacale e previdenziale sia nell’ambito giudiziale che stragiudiziale. Tra le ultime operazioni, ha seguito i profili di diritto del lavoro della partnership tra Mediobanca e l'asset manager elvetico Ram Ai.

Contattato da TopLegal, Eversheds ha precisato che da due anni in Italia non c’è più la figura del managing partner, ruolo che è stato ricoperto da Giuseppe Celli dal 2012 fino all'istituzione del comitato di gestione. Prima del 2012 a reggere il timone dello studio c’era Riccardo Bianchini, name partner fino al 2015, quando lo studio ha deciso di istituzionalizzare la denominazione facendo cadere dall’insegna il nome Bianchini. Dal 2017 lo studio ha adottato il nome Eversheds Sutherland, a seguito della fusione tra i due studi a livello internazionale.

Lo studio ha aggiunto che il comitato di gestione è stato costituito per suddividere tra più soci le responsabilità gestionali dello studio negli uffici di Roma e Milano, e che la sede italiana, come altre giurisdizioni europee, ha autonomia gestionale e finanziaria nell’alveo delle linee guida imposte da Londra. La firm britannica negli ultimi cinque anni (2015-2019), stando a quanto risulta a TopLegal, ha visto passare il fatturato da 10,5 a 15,6 milioni di euro in Italia, mentre la compagine dei professionisti nello stesso periodo è rimasta piuttosto stabile, da 50 a 55 unità.

Quanto agli ingressi a livello di socio, negli ultimi due anni sono entrati come soci Umberto Mauro nel banking e Alessandro Vischi (M&A e private equity), entrambi nel 2019, e Matteo Catenacci (banking) nel 2020. Nel 2019 sono stati nominati due nuovi salary partner, Mariangela Di Giandomenico (amministrativo) e Massimo Maioletti (data protection). Nel 2018 è uscito invece il socio Alessandro Engst (financial services) alla volta di Dentons.


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