Si rimette in moto la macchina di Eversheds in Italia. Lo studio, guidato dal managing partner Giuseppe Celli, infatti, è tornato a scommettere sull'Antitrust, con l'ingresso, a Roma, dal primo ottobre, di Alessandro Greco, in qualità di of counsel, Head of Eu and Antitrust. L'ultimo lateral hire messo a segno dalla sede italiana dello studio inglese risale a luglio del 2011, con la senior associate Cristina Carati.
Con il nuovo ingresso, Eversheds, dunque, ci riprova con l'Antitrust, practice che lo studio aveva seguito con più attenzione fino, all'incirca, al 2010 con Gennaro d'Andria. Avvocato che poi ha deciso di abbandonare l'insegna per creare una sua boutique. La practice, dunque, è stata gestita internamente, ma soltanto nel day by day.
Greco, che esce da Freshfields Bruckhaus Deringer (dove era senior associate), ha una precedente esperienza professionale di sette anni in Gianni Origoni Grippo & Partners, ed è specializzato nell’assistenza a imprese nazionali e multinazionali operanti nei più diversi settori nell’ambito dei procedimenti di fronte all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (per cartelli e abusi di posizione dominante, controllo delle concentrazioni, pratiche commerciali scorrette) e nel relativo contenzioso amministrativo, e più in generale nell’analisi dell’esposizione ai rischi di violazione della normativa di concorrenza sotto molteplici profili.
Tra le ultime operazioni di rilievo seguite da Greco c'è l'assistenza a Schenker a giugno del 2011. La società faceva parte del cartello degli spedizionieri, ma ha fatto ricorso alla leniency e ha evitato una sanzione di 31 milioni.
Lo studio conta, con il nuovo ingresso, un totale di oltre 40 professionisti di cui 3 nel dipartimento di Antitrust. Greco, infatti, sarà affiancato da altri due avvocati. Di questi, tuttavia, lo studio, interpellato, ha preferito non divulgare i nomi.
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