esg summit

Farina (Bain): «La finanza come abilitatore della transizione Esg»

Carlo Farina, partner di Bain & Company, approfondirà il rapporto tra finanza e sostenibilità all’Esg Summit di TopLegal, in programma a Milano mercoledì 18 settembre 2024

05-08-2024

Farina (Bain): «La finanza come abilitatore della transizione Esg»

 

di Valentina Magri


«Il settore finanziario deve svolgere un ruolo da “abilitatore” nella transizione Esg dell’economia, fornendo parte delle risorse finanziarie necessarie». Così Carlo Farina, partner di Bain & Company, che approfondirà il tema dell’implementazione della sostenibilità nel settore finanziario all’Esg Summit di TopLegal. L’evento, che si terrà mercoledì 18 settembre 2024 a Milano presso la Sala delle Colonne, è rivolto a direttori legali aziendali e giuristi d’impresa, esperti di compliance, direttori affari societari, responsabili della sostenibilità, responsabili marketing e comunicazione delle aziende. L’Esg Summit è organizzato in collaborazione con Banco Bpm e sostenuto dai supporter Asvis (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), Consumers’ Forum, World Energy Council (Wec) Italia, EticaNews e dal sustainability partner Up2You


Perchè le società finanziarie possano sostenere economicamente la transizione Esg dell’economia tout court, è essenziale che comprendano le esigenze e le tecnologie necessarie e vincenti per un futuro a basse emissioni. «La dimensione climatica e ambientale è, in termini relativi, la più semplice da comprendere e misurare, ma la sfera Esg include anche la componente sociale e gli aspetti di governance. È fondamentale assicurare che la transizione climatica non generi o alimenti “squilibri sociali” e che affronti temi come diversity e inclusione», sottolinea Farina. 


Il supporto alla strategia Esg delle società non finanziarie richiede un impegno concreto in questo senso anche da parte delle istituzioni finanziarie, nonostante il loro impatto diretto in ambito Esg possa sembrare inferiore rispetto a settori come quello industriale. A titolo esemplificativo, le istituzioni finanziarie possono garantire che il loro procurement sia coerente con i criteri Esg. 


Una delle peculiarità del settore finanziario è la sua forte regolamentazione. Anche sul fronte della sostenibilità, esistono normative sempre più stringenti, ad esempio, in merito alla gestione del rischio climatico, oltre a obblighi di trasparenza e reporting su temi quali green asset ratio e tassonomia europea. Oltre alle implicazioni in termini di compliance, l’Esg rappresenta anche una fonte di significative opportunità di business e di creazione di valore per le società finanziarie. «Ad esempio, l’assicurazione obbligatoria per le aziende contro le catastrofi naturali, prevista dalla legge di bilancio, può offrire occasioni di cross-selling e upselling per questi operatori», evidenzia Farina. 


Dall’altro lato, la passività sui temi Esg comporta rischi significativi in termini di costo-opportunità, che può tradursi in una perdita di quote di mercato a causa anche di un possibile effetto di sostituzione rispetto a volumi di business tradizionali. Inoltre, la mancata gestione dei rischi associati ai cambiamenti climatici e agli eventi naturali estremi può comportare rischi operativi per le imprese clienti di banche e assicurazioni e, quindi, avere impatti anche sulla redditività delle istituzioni finanziarie. Infine, non sono da sottovalutare i rischi reputazionali connessi. 


«Non si tratta solo di una questione di cattiva reputazione per il mancato rispetto degli impegni assunti (ad esempio in merito alla riduzione delle emissioni finanziate). Il rischio maggiore è la perdita di credibilità davanti al pubblico e agli investitori, che potrebbe portare alla vendita dei titoli da parte degli azionisti e, di conseguenza, a problemi finanziari per le società », ammonisce Farina.


A suo avviso, la maggioranza delle società finanziarie al momento ha completato una prima fase di analisi e di impegni in ambito Esg. «Sull’onda emotiva della Cop26 e del post-Covid molte realtà hanno aderito alla Net Zero Banking Alliance, assumendosi impegni di medio termine. Ora è giunto il tempo di compiere delle scelte concrete riguardo all’implementazione e alle controparti da finanziare», afferma Farina.

 

Sul tema della messa a terra, la sfida principale ora è lo sviluppo e la diffusione di competenze interne diverse da quelle finanziarie, anche nelle funzioni commerciali. Le società finanziarie leader a livello internazionale stanno rispondendo con formazione dedicata e la messa a disposizione di strumenti evoluti per permettere ai gestori di dialogare efficacemente con i propri clienti. «Ad esempio, le banche stanno collaborando con dei partner esterni per acquisire competenze tecniche. Tuttavia, in questo contesto, gli istituti di credito comunque devono mantenere un ruolo centrale, ingaggiando i clienti, cogliendo le loro esigenze e sensibilizzandoli sulla necessità di ridurre le emissioni. Successivamente, il partner tecnico si occuperà degli interventi a livello operativo, mentre la banca coglierà le connesse opportunità di finanziamento», conclude Farina.


Carlo Farina sarà relatore all’Esg Summit di TopLegal. Clicca qui per iscriverti gratuitamente all’evento


TOPLEGAL DIGITAL

Scopri TopLegal Digital, nuova panoramica sull’attualità del mondo legal, finance e aziendale

 

Sfoglia la tua rivista gratuitamente


TopLegal Digital
ENTRA