Una performance sorprendente. Lo studio Bonelli Erede Pappalardo, fondato da Franco Bonelli (in foto), Sergio Erede e Aurelio Pappalardo ha chiuso il 2006 con un fatturato da capogiro: 131 milioni di euro, in crescita del 19% rispetto all’anno precedente. La firm conta 46 soci, 16 junior partner, 155 collaboratori e 75 praticanti. Normalmente il muro dei 100 milioni di giro d’affari è quello che separa la classica Pmi italiana dalle aziende di taglia forte. Il fatto che uno studio professionale sia riuscito a sfondare questa barriera attraverso la sola vendita di servizi legali dà l’esatta dimensione del grado di evoluzione a cui è giunto questo mercato. TopLegal di maggio, dedicherà un ampio servizio alla dinamica dei fatturati degli studi italiani cercando di tracciare nella maniera più precisa possibile il valore raggiunto da questo comparto, sempre più strategico, del Sistema Italia. Il panorama degli studi d’affari è sempre più contraddistinto da realtà che per volumi e organico sono a tutti gli effetti equiparabili a delle imprese. I capitani dell’industria del diritto, sono avvocati di grande talento ed esperienza, che per la prima volta in Italia stanno realizzando un modello di società legale vicino a quello delle grandi insegne internazionali. C’è chi teme che gli studi si trasformino in imprese a causa delle recenti innovazioni che il Legislatore ha introdotto in tema di governo delle professioni. Questi dati, in realtà, dimostrano come la mutazione sia già in atto. E che le nuove regole, invece, altro non fanno che prendere atto di un cambiamento inarrestabile.
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