Ferrero ha acquisito per 2,8 miliardi di dollari il business dolciario statunitense di Nestlè, battendo la controfferta di Hershey. Il gruppo guidato dal ceo Lapo Civiletti, è stato affiancato da Davis Polk & Wardwell, Lazard e Credit Suisse. Lo annuncia la stessa Ferrero in una nota ufficiale diffusa in queste ore.
Venti brand, tre stabilimenti produttivi e un business che vale 900 milioni di dollari all’anno. Così il colosso di Alba, terzo produttore al mondo nel settore del cioccolato confezionato, diventa la terza più grande azienda dolciaria negli Usa.
La notizia del deal è stata ufficializzata nel pomeriggio di ieri, dopo settimane di indiscrezioni e no comment da parte dei vertici del colosso di Alba. Tra le attività acquisite dalla multinazionale, ci sono marchi “iconici” del cioccolato come Butterfinger, BabyRuth, 100Grand, Raisinets e Wonka, ma anche le caramelle weeTarts, LaffyTaffy e Nerds. Inoltre l’accordo prevede per Ferrero il diritto esclusivo sul marchio Crunch negli Stati Uniti nel comparto del confectionery. Dunque Alba consolida con l’ultima delle tre operazioni sul mercato americano tanto il settore del cioccolato confezionato, cuore del business Ferrero, quanto il comparto dolciumi e caramelle.
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