La law firm inglese Fieldfisher ha annunciato la fusione con l'italiano Studio Associato Servizi Professionali Integrati (Saspi), che fa parte del network Crowe Horwath. Il merger, che prenderà la forma di una swiss verein (l'insegna italiana non dovrà dunque condividere i suoi profitti), sarà ufficiale a partire dal primo luglio 2016 e vedrà Saspi adottare il brand name Fieldfisher.
Già nel 2007 era stato ipotizzato un possibile ingresso nel mercato italiano dello studio inglese (allora Field Fisher Waterhouse) a seguito di una campagna che lo aveva visto fondersi con le sue più strette alleate europee in Francia, Germania e Belgio. Per il mercato italiano l'indiziato principale ai tempi è stato lo studio La Scala. Ma la notizia fu poi smentita dagli studi.
Saspi, fondata nel 2002 da John Stewart (in foto) - precedentemente managing partner di Ernst & Young per l'Italia - nel corso degli anni è cresciuta raggiungendo quota 170 professionisti, di cui 21 partner, e quattro uffici (Milano, Roma, Venezia e Torino). Le due entità unite raggiungeranno insieme circa 970 professionisti a livello globale dislocati in 13 uffici. A seguito della fusione, Stewart rimarrà comunque managing partner.
L'area di expertise di Saspi include le practice banking, corporate, compliance, commerciale, lavoro, protezione dei dati e tax e tra i suoi clienti annovera, tra le altre, anche Apple, Amazon, Bmw, Deutsche Post, Total e Intesa Sanpaolo.
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