Focus Emilia Romagna

12-02-2024

Focus Emilia Romagna

Il contesto socioeconomico emiliano

Ripartita di slancio dopo lo stop causato dalla pandemia, l’economia dell’Emilia-Romagna deve ora fare i conti con l’instabilità del contesto internazionale e dell’alluvione del maggio-giugno 2023. A fine settembre 2023 4.400 imprese avevano chiuso i battenti (-1,1%): la diminuzione tendenziale più consistente rilevata negli ultimi 8 anni. Le chiusure delle imprese sono anche il riflesso della concentrazione imprenditoriale, che avanza a un ritmo superiore a quello nazionale. Prometeia stima per quest’anno un incremento del Pil dello 0,6% e dell’1% nel 2025. 

Bologna, capoluogo dell’Emilia-Romagna, è una città giovane e multietnica. Tra il 2002 e il 2022 i bambini di età compresa fra zero e 14 anni sono saliti del 28,4% (contro un calo del 7,5% a livello nazionale). Inoltre, la città comprende 150 nazionalità e il 15,1% degli stranieri sul totale della popolazione residente. Tra il 2017 e il 2022, le imprese attive nel comune di Bologna hanno registrato un aumento dell’1,6%, contro il calo dell’1,9% della regione Emilia-Romagna e dell’1,7% dell’area del Nord-Est. 

A Bologna ha sede il secondo supercalcolatore al mondo, che può essere usato da imprese e privati, oltre che l’Alma Mater Studiorum (fondata nel 1088) e la John Hopkins University, ossia la prima università americana al di fuori degli Usa. Essendo un importante snodo ferroviario e autostradale, Bologna è anche un importante polo logistico. Giacomo Graziosi, titolare dello studio legale Graziosi, racconta: “Bologna è una piccola capitale, per cui esercita una forza attrattiva naturale fino a Marche, Abruzzo e sud del Veneto”. Bologna gode anche di un significativo vantaggio nei confronti di Milano. “La città è in una posizione favorevole a livello geografico ed è considerata più provinciale, per cui è preferita rispetto a Milano da imprese medie e medio-grandi a struttura familiare, che hanno la pretesa di usare l’avvocato come strumento e vogliono rapportarsi direttamente al partner dello studio, non all’associate”, dice Graziosi. Gli fa eco Manuel Verde, cofondatore e responsabile dipartimento business strategy – business development di SLI, che definisce Bologna “una città ancora all’antica, dove l’avvocato è visto come un professionista a cui rivolgersi in fase patologica: quella del contenzioso”


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