Il primo appuntamento interamente dedicato al mondo del penale commerciale è alle porte. Dopo un'attenta ricerca e un confronto con i partner dell'evento, sono stati individuati i temi salienti che saranno affrontati nell'incontro che si svolgerà giovedì 22 gennaio presso Palazzo Turati a Milano. I lavori saranno suddivisi in cinque momenti istituzionali.
In un primo momento, sarà sdoganato il tema sulla necessità per le tradizionali boutique penaliste di strutturarsi e diventare più aziendaliste. A descrivere i cambiamenti in corso e le nuove possibili dinamiche evolutive saranno illustri protagonisti della categoria boutique: Massimo Dinoia, socio fondatore di Dinoia Federico Pelanda Simbari Uslenghi; Roberta Guaineri, partner di Moro Visconti De Castiglione Guaineri; e Giacomo Gualtieri, partner dello Studio Bana. Con loro, saranno affrontati due temi di primaria importanza per l'evoluzione del modello tradizionale di penalista. Anzitutto, la strada da seguire per far diventare le boutique penali più efficienti e strutturate come i propri clienti. E, poi, come fare a migliorare la sensibilità e la conoscenza dei meccanismi e dell’organizzazione dell’azienda da parte del penalista che talvolta, lamentano i clienti, dimostra un approccio troppo distaccato e persino superficiale rispetto a settori e affari.
In un secondo momento, si confronteranno due protagonisti dell'offerta penale in ambito full-service. A intervenire saranno Raffaella Quintana, partner di Dla Piper, e Francesco Sbisà, partner di Bonelli Erede Pappalardo. Se il limite maggiore per l'evoluzione della boutique penale sta nella necessità di integrarsi maggiormente alla realtà d'impresa, il modello full-service si scontra con due difficoltà: far convivere all'interno dello stesso cappello due culture legali molto diverse (penale e civile) e la nascita di possibili conflitti d'interessi. Con i protagonisti del settore, si analizzerà come superare le difficoltà attinenti all’integrazione delle due culture affinché si instaurino le sinergie necessarie all’interno della squadra. Altro tema caldo è, poi, l’indipendenza del penalista. Si cercherà, quindi, di capire se il conflitto costituisce un freno reale per lo sviluppo degli studi full-service.
In un terzo momento, verranno delineate le nuove basi del rapporto consulente/cliente. A farlo saranno Gianpaolo Alessandro, Co-Head of Group Legal di UniCredit e Stefano Giberti, General Counsel di GE Healthcare. Saranno loro a dare suggerimenti ai penalisti che devono confrontarsi con le logiche dell’impresa, per rappresentare nella maniera più idonea i rischi connessi al business e instaurare un rapporto sinergico con il General counsel. L'altro tema fondamentale per la crescita del settore che verrà affrontato riguarda la terziarizzazione dell'offerta penale. Sulla previsione dei costi, vi è talvolta una mancanza di precisione da parte dei penalisti, che in questo potrebbero trarre spunto dall’esperienza dei civilisti.
Il quarto momento istituzionale, attraverso una tavola rotonda, affronterà il problema commodity. Alcuni aspetti dell’assistenza preventiva (basti pensare alla 231) sono considerati ormai ambito ordinario. Come affrontare il problema della fungibilità del servizio e dove risiede il valore aggiunto della consulenza penale per l’impresa: sarà questo il tema protagonista del dibattito.
Al termine dei lavori, il cui moderatore sarà Luca Testoni – editore e direttore responsabile di ETicaNews – in un quinto momento istituzionale, saranno protagonisti gli interventi della platea. Relatori e pubblico in sala avranno modo di confrontarsi sulla trasformazione del rapporto tra consulente penale e cliente, tracciando le direttrici che segneranno l'evoluzione di domanda e offerta.